
Eppure al tempo stesso il giorno della sua morte, il 9 maggio, è diventato il giorno del ricordo delle vittime tutte. “Anche se il Parlamento è stato quasi esautorato e la Costituzione si avvia a essere fatta a brandelli, c’è un limite a tutto – dichiara la Moro -. Se la legge non sarà adeguatamente applicata per mio padre, lei, Presidente del Consiglio e pugliese doc, ne risponderà di fronte alla storia. Al suo posto io eviterei di dire che nessuno resterà indietro e mi vergognerei fino in fondo all’anima” conclude.