ROMA – Lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi, nonché presidente del MART di Rovereto, commenta l’avvenuto trasferimento a Roma, nella sede dell’Istituto centrale del restauro, del “Seppellimento di Santa Lucia”, l’opera di Caravaggio, di proprietà del FEC (Fondo edifici di culto del Ministero dell’interno) custodita nella chiesa della Badia a Siracusa: “Tornerà in perfette condizioni nella sede originaria. Purtroppo, invece, resta in Sicilia una crosta infame venduta al comune di Troina,ed esposta, con l’inganno, come ‘opera di Tiziano’.
Attendo – spiega Sgarbi – che la magistratura apra una inchiesta su questo falso Tiziano, fatto acquistare all’ignaro Comune di Troina con la ‘garanzia” dell’incompetente Paolo Giansiracusa. Un Tiziano, si pensi un po’, venduto a cinquantamila euro! Nessuno, in realtà, lo comprerebbe a più di cinquemila. E anche meno, trattandosi di una crosta rifilata alla ingenua amministrazione di Troina.
Invito la Regione – conclude Sgarbi – a nominare una commissione d’inchiesta e annuncio una richiesta di accesso agli atti, sfidando i responsabili a chiedere una perizia agli esperti riconosciuti di Tiziano. Sono stati spesi più di 50 mila euro; il minimo che si potrà rilevare è il danno erariale”