Secondo volume in tipografia della nuova collana Passato e Presente, scritto da Pino Blasone e Frances Oliverii, “PESTILENZE NELLA STORIA”
La convergenza tra una classicista e archeologa, e un critico culturale, fa di quest’opera sul tema delle pestilenze nella storia l’occasione per una collaborazione riflessiva e per una disamina interdisciplinare, che si sviluppa dall’antichità fino all’età moderna, senza trascurare fonti archeologiche, documenti d’epoca o testimonianze letterarie. Essa funge peraltro da premessa a un’opera di altro autore in questa collana, che si occupa soprattutto dell’attualità contemporanea sullo stesso tema. Se il presente dipende dal passato, epidemie o pandemie non fanno eccezione. A volte, esse assumono una valenza emblematica e paradigmatica, proprio per la loro ricorrente eccezionalità e parziale imprevedibilità. La storia delle pestilenze coincide con la travagliata transizione da una mitologia provvidenziale, sia pure al negativo, a una concezione previdenziale, la quale tuttavia può mostrare i suoi limiti e perfino rischi all’atto pratico della realizzazione. Malgrado tutto, le pestilenze possono funzionare da cesure storiche, che scandiscono epoche o periodi all’interno di un’epoca ed entro un’area, ridimensionando le fasi del progresso materiale e morale in maniera non necessariamente regressiva; o, almeno, non a lungo termine, salvo apprensioni e fantasie apocalittiche.
In altre parole, le epidemie o pandemie mettono in guardia non solo da se stesse, ma pure da ben altro, e quest’ultimo non sempre è il male minore. Piace qui citare quel minimo di implicito ottimismo, con cui Francesca Oliveri esordisce nella sua trattazione: «Da quando l’uomo ha iniziato ad organizzarsi in società e a creare nuclei di persone che convivono insieme nello stesso spazio, le malattie contagiose hanno assunto un ruolo particolare. Benché spesso siano state una delle più importanti cause di mortalità, hanno anche determinato svolte radicali nell’evoluzione economica e culturale di molte società, con coesistenza di processi positivi e negativi, di crescita e di crisi».
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