Un ricordo indelebile, appena compii diciotto anni, mio padre decise di portarmi in un paese lontano, In India, tra palazzi dei Re e fortezze nel deserto, dove gli amanti dei gioielli (io) potevano scegliere pezzi rarissimi, capolavori dell’arte Moghul. Ricordo una Citta’ in particolare, Udaipur, che si specchia su tre laghi, la piu’ turistica dell’ India. Chioschi , finestre ajalis ( pietra lavorata), giardini curatissimi immensi. La Citta’ dipinta, la Citta’ bianca del Rjasthan famosa per la sua cultura, ma anche per i suoi meravigliosi palazzi oggi trasformati in alberghi di lusso. La Venezia d’Oriente, per la protezione della citta’, il Re Udai Singh II° (raffigurato con barba e baffi all’insu’) ordino’ la costruzione di un muro lungo 6 km intervallato da 6 imponenti portoni. Un fascino che non ha paragoni. Le lunghe e interessanti passeggiate sui laghi dove il cielo si specchia, dove le donne sono vestite con abiti coloratissimi vicino i templi vendono fiori e candele. Ogni sera si poteva assistere a spettacoli di danze tipiche. Grandi bazar per lo shopping dove contrattare era d’obbligo, spezie dai colori inaspettati, tessuti, cavigliere (anche per neonati). La scelta era infinita, i prezzi bassissimi e l’acquisto era irresistibile. Si poteva passare un intero pomeriggio a provare vestiti, scarpe in pelle di cammello, bracciali….. Le vicende della dinastia Kasliwal si intrecciano alla storia indiana. Nel 1947 ottennero l’indipendenza, anche i maharaiah iniziarono a pagare le tasse allo stato, decisero quindi di vendere le loro collezioni di zaffiri, ametiste, acquemarine e topazi. Una parte di preziosi sono visibili al museo Metropolitan di New York. Ad Udaipur gli studenti dipingevano i muri delle case testimonianza di una importante scuola di pittura. Nella citta’ vecchia si possono vedere i famosi balconi intarsiati (sembrano merletti ) dove le donne locali vendevano dei bellissimi patchwork ( coperte fatte con le pezze)dai colori vivaci, decorati con piccolissimi specchietti. Un viaggio indimenticabile, mi sembrava di vivere una favola. Tornarci e’ un po’ difficile, ma chissa’……………non avrei piu’ l’ineguagliabile padre, che ti protegge e ti da’ tutto, che ha un posto speciale nel mio cuore, proprio quello che avrei voluto.
Margherita Arancio
“Chi ama l’India lo sa: non si sa esattamente perche’ la si ama. E’ sporca, e’ povera, e’ infetta, a volte e’ ladra e bugiarda, spesso maleodorante, corrotta, impietosa e indifferente. Eppure, una volta incontrata non se ne puo ’ fare a meno”.