Nel 2009 ho partecipato al 51° CONGRESSO FIJET organizzato in Cina, terra meravigliosa, diceva bene Cristoforo Colombo “il Paradiso e’ qui”. I Cinesi si preparavano per la piu’ costosa esposizione universale, l’EXPO, con un gran numero di partecipanti. Il tema fu BETTER CITY,BETTER LIFE ( Citta’ migliore, vita migliore). Finita la maestosa esposizione, molti padiglioni sono stati distrutti tranne quello CINESE, ITALIANO E LUSSEMBURGHESE.
In questo periodo di Corona Virus si son dette tante cose negative riguardante l’igiene e la cucina Cinese. Io ho un ricordo diverso di Shanghai di Suzhou di Hangzhou Citta’ dove si mangia bene a prezzi contenuti. L’equilibrio dei sapori nella preparazione dei cibi e la ricercata presentazione dei piatti dettano legge. I palati fini a Shanghai non disdegnano i ristoranti tradizionali che si trovano nei quartieri della vecchia Citta’, la famosa anatra laccata al legno da frutto come si faceva anticamente, servita con la pelle croccante, si puo’ assistere alla preparazione del piatto e poi mangiarlo in giardino.
I camerieri vestiti in nero sono velocissimi nel servizio, ogni piatto e’ un’opera d’arte visiva e gustativa. Non viene servito il vino, i tavoli sono molto vicini, si parla sussurrando e nessuno disturba. Ottimo il pollo e zucca al curry rosso con il riso bianco e salsa al cocco, nell’attesa servono un cocktail con le pesche e il gin. Da provare. Se siete buon gustai ordinate il kapitan chicken pollo non molto speziato con un retrogusto di nocciola, che pare sia stato inventato dai cinesi immigrati in Malesia durante la dinastia dei Ming. Alla fine della cena viene servito il mojito (cocktail fatto con frutti dolci e succosi). Design nei locali e nei piatti, celebri per l’ottimo rapporto qualita’ prezzo.
Nei ristoranti famosi del centro mangiare e’ pura arte ,dove importanti decisioni politiche e commerciali vengono prese a tavola, lunga dieci metri, i ristoranti supertrendi hanno la cucina a vista, tavoli disposti a scacchiera e perfino i frigoriferi e le dispense sono trasparenti. Servizio eccellente quanto il cibo. I ricchi Cinesi amano cambiare e difficilmente ritornano nello stesso posto. Ricordo un raffinato ristorante gestito da monaci buddisti ,cucina rigorosamente vegetariana, luci soffuse, candele e grandi foglie come sottopiatti, i cibi totalmente senza spezie, nel rispetto delle regole buddiste Mah! In Cina si puo’ mangiare anche la pizza, capresi, carne grigliata e pesce, cucina internazionale. Buono anche il gelato e i dolci.
Ah! Evitate di arrivare nell’ora di punta di mezzogiorno ,il migliore orario e’ dopo le 14.00.Evitate di mangiare i gamberetti al vapore, belli a vedersi, ma insapori e gommosi.
Per saperne di piu’ vi invito, appena passera’ la tempesta, di organizzare un bel viaggio in Cina. Ne vale la pena.
Margherita Arancio
Quando la tempesta sara’ finita ,probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero .Ma su un punto non c’e’ dubbio. Ed e’ che tu,uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi e’ entrato.
H.Murakami
Ho dimenticato di dirvi di fare molta attenzione negli aereoporti Cinesi i controlli li fanno seriamente.Nella mia valigia avevo la caffettiera,il caffe e un barattolo con dello zucchero dietor.Quel barattolo li mise in allarme per poco non mi arrestarono.INUTILE CERCARE DI SPIEGARE (non conoscendo la loro lingua) gli Italiani sanno arrangiarsi parlai con la lingua dei sordomuti.Libera di partire