E’ ormai prossima (esattamente venerdì 28 febbraio) l’uscita del terzo volume di Storia dei Mediterranei. Un ritardo dovuto all’accuratezza con la quale si è lavorato con criterio per offrire ai lettori un volume più ricco di novità.
Franco Cardini, con un impianto esegetico molto accurato, mette in discussione il dualismo Occidente-Oriente, Europa-Asia. Carlo Ruta, allargando al globale, focalizza il tema degli spazi aerei utilizzabili, per mettere in discussione il presunto “bisogno di cosmo” del XX secolo, dominato in realtà dai bisogni di sistemi concorrenti polarizzati. Maurizio Massimo Bianco fa piazza pulita di stereotipi storiografici, dimostrando che il concetto di “mare nostrum” è antecedente a quello di Mediterraneo, e ne spiega le ragioni. Maurizio Brescia scopre il rimosso delle guerre di mare, parlando non di cannoni e cannoniere, ma di fotografi che hanno reso davvero conoscibili i conflitti del Novecento. Pino Blasone, senza tanto scomporsi, documenta che un filosofo arabo-andaluso come Averroè, del XII secolo, era molto più “moderno” e razionalista di tanti dotti occidentali del mondo odierno. E altre sorprese, ancora, da parte di Marisa Montesano, Francesca Oliveri e Franco Marzatico. Insomma, c’è tanto da meditare, con il team di avventurosi di Edizioni di storia…