L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha confermato la regolarità delle operazioni di estrazione della Lotteria Italia 2019, «escludendo ogni possibilità di malfunzionamento o alterazione» in riferimento alla vicenda relativa ai tre biglietti vincenti venduti a Ferno (VA) e caratterizzati dalla stessa lettera di serie e dagli stessi primi 5 numeri. Inoltre, il calcolo probabilistico del Codacons – quantificato in una probabilità su 2,6 miliardi di miliardi – «non risulta corretto a causa di un’errata scelta dei parametri di riferimento dai quali partire per determinare le probabilità di estrazione». È la risposta del sottosegretario all’Economia Maria Cecilia Guerra all’interrogazione presentata dal deputato Giulio Centemero (Lega) in Commissione Finanze, sulla regolarità delle operazioni di estrazioni di biglietti vincenti della Lotteria Italia 2019.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stata contattata «da una società di formazione e comunicazione scientifica – specializzata, in gioco d’azzardo – che ha valutato la probabilità di un evento della specie pari a 1 su 650.000 circa»: l’evento, quindi, «se pur caratterizzato da una bassa probabilità, non risulta “impossibile”». Alle stesse conclusioni sono arrivati «altri esperti del Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia (DISAT) dell’Università degli studi dell’Insubria, che hanno analizzato l’evento dal punto di vista statistico concludendo, in sintesi, che il risultato riportato dal Codacons non è corretto». Inoltre, relativamente ai dispositivi utilizzati per l’estrazione, «sia le urne che le palline sono prodotte da una società specializzata » e «sono periodicamente testati dalla società HS Company di cui Lotterie Nazionali, l’ente affidatario della gestione anche della Lotteria Italia si avvale al fine della verifica della corretta funzionalità». Da maggio 2019 fino alla data di estrazione della Lotteria Italia, il 6 gennaio 2020, «sette sessioni di test che ne hanno confermato il perfetto funzionamento», conclude Guerra.