LA SOMATIZZAZIONE: “ il pensiero può farvi ammalare o guarire”
Nel VI sec. A.C. il filosofo ateniese Antifonte era arrivato a capire inequivocabilmente che dal’encefalo partiva l’ordine di azionare o guarire tutte le patologie, sia fisiche che psichiche.
L’immensa energia del pensiero se opportunamente guidata può far guarire da tutte le patologie.
Per esempio,il melanoma è un tumore che viene identificato dagli anticorpi dell’organismo, prova ne è che si sta mettendo a punto un vaccino. Spesso non lo si riesce a controllare perchè l’antigene tumorale è talmente aggressivo da inibire il sistema immunitario.
Con il pensiero possiamo sprigionare molti interferoni ed interleuchine che attivano gli anticorpi e determinano la guarigione.
I tre sistemi “nervoso centrale, endocrino ed immunitario” ci organizzano la vita e sono influenzati da pensieri o situazioni negative, oltre che positive.
Il PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia) è un sistema di difesa di ben 41 miliardi di soldati(linfociti) e spetta a noi tenerlo in stato di rapida allerta al fine di creare anticorpi o fattori di crescita finalizzata.
La psico neuro endocrino immunologia è una nuova scienza ancora trascurata dalla medicina perché nessuno è riuscito a quantificare i neurotrasmettitori liberati dall’emozione.
(Esempio del neurotrasmettitore necessario per il contatto sinaptico di qualsiasi azione)
D’altro canto queste teorie sono conosciute ma sono troppo sfuggenti alla quantificazione e pertanto vengono abbandonate dalla medicina ufficiale.
L’effetto apparentemente placebo è utile nel 60% dei casi. In medicina non viene usato perchè risulterebbe ingannevole.
Se sono allegro,ottimista e creativo produco citochine positive.
Se sono arrabbiato, triste, pessimista produco citochine fluocosigene che infiammano.
Vediamo, in pratica, come si può somatizzare positivamente .
Io vi insegno una prima strada che poi ciascuno personalizzerà, ne inventerà una migliore.
E’ necessario seguire questa regola d’oro:
“ Bisogna creare situazioni pensiero/emotivo/piacevoli/gratificanti”
1) il ricordo di una bella notte d’amore
2) i primi tempi di una relazione
3) pensiero di una persona piacevole con la quale comunichiamo
4) usare il modo traslato di amare
5) concentrarsi sulle situazioni in cui si sono avute gratificazioni
6) creare situazioni per le quali tutti ci siano riconoscenti e si congratulino con noi
7) vivere o inventarsi un supporto piacevole
8) pensare a quanto manchiamo alle persone care
9) bella o piacevole vacanza fatta o da fare
10) l’arte che piace
Il professore
Francesco Pesce