Cercherò di trascinarvi in un percorso che, vi prego di non capire, ma di sentire allargandolo dentro di voi, rischiando anche di distrarvi nelle innumerevoli sottoclassi e porte che si apriranno.
Quando rileggerete la dispensa riuscirete a trarne il miglior significante espanso.
Osservando un’opera d’arte, es. un Caravaggio si attivano, con l’emozione, delle “particelle” che formano un linguaggio tra voi e l’autore. Questo linguaggio, però, è ancorato alla forma che l’artista ha dato.
Gli impressionisti hanno avuto il grande merito di liberare il linguaggio pittorico dalla forma.
Nietzsche è riuscito a liberare il linguaggio/cultura rovesciando completamente la cultura platonica allora in essere.
Matteblanco con la sua simmetria ed asimmetria ha liberato la ragione dai vecchi vincoli razionali.
La fisica quantistica ha scoperto le “particelle” e le onde percepite nell’ammirazione del Caravaggio, ha sepolto la pienezza dello spazio con fotoni, particelle”, elettroni ed onde , rendendo continuo il linguaggio superiore anche attraverso quello che sembrava vuoto.
La fisica dei “quanti” di luce rende accettabile e comprensibile il linguaggio superiore nelle sue espressioni metafisiche. Questa rapida sintesi di temi, che per comprenderli occorrerebbero volumi, l’affido al velocissimo pensiero asintetico che nel suo sentire contiene tutto il nostro percorso evolutivo.
Buon lavoro vi auguro di aprire tutte le porte per consentirvi un sentire migliore.
il Professore Francesco Pesce