Decreto Semplificazioni-
Stamattina in Aula è stato ritirato l’emendamento che prevedeva l’obbligo di distruzione degli ulivi infetti da Xyelella, stabilendo per chi si opponeva all’eradicazione, una pena detentiva da 1 a 5 anni.
Il merito va al Senatore Lello Ciampolillo (M5S) che si è opposto con le unghie e con i denti a tale assurdo provvedimento.
Dalla sua parte (mentre un folto numero di grillini si defilava) anche Beppe Grillo, che aveva definito la prospettiva della reclusione “da film horror“.
L’emendamento è stato dichiarato “inammissibile” dalla Presidenza del Senato nel corso del dibattito in aula.
Adesso dei 62 emendamenti, ne restano in piedi solo 23.
Il testo, durante il passaggio in commissione era stato farcito a dismisura rispetto alla versione varata dal consiglio dei ministri il 12 dicembre e conteneva norme troppo eterogenee.
Secondo la tabella di marcia, il provvedimento dovrebbe essere approvato da Palazzo Madama in settimana e poi passare alla Camera.
Il testo dovrà poi necessariamente essere convertito in legge entro il 12 febbraio, pena la sua decadenza.
Esulta sulla sua pagina FB il Senatore Lello Ciampolillo che scrive : “L’emendamento sull’eradicazione degli ulivi e il carcere per chi i trasgressori è stato ritirato!
Una vittoria per tutti coloro che si sono battuti per raggiungere questo obiettivo.
Una lezione per tutti coloro che hanno tradito la nostra Puglia!”.
L’onorevole Ciampolillo, fuori da ogni egemonismo da cortile, porta a casa una vittoria di Resistenza, giocata all’ultimo respiro, attraversando un accampamento deserto formato da gruppi di saccheggiatori e di speculatori, senza onore ma pronti a tutti.