(Silvio D’Auria)
C’è anche la nuora di Nello Musumeci tra i consulenti esterni chiamati all’Ars. Il nome è tra quelli pubblicati sul sito dell’Assemblea regionale siciliana: 34 consulenti Ex deputati ed ex dirigenti: Francesca Firetto Carlino, compagna di Salvo Musumeci, figlio del governatore. È entrata a far parte dello staff del presidente del Collegio dei questori Giorgio Assenza, deputato di Diventerà Bellissima, il movimento del presidente della Regione. Dall’8 febbraio scorso si occupa di attività di segreteria con un compenso di 1.350 euro lordi mensili e il contratto scadrà il 31 dicembre 2018. C’è Manuela Pellegrino, figlia di Bartolo Pellegrino, assessore ed ex vicepresidente della Regione nella giunta Cuffaro. Manuela Pellegrino fa parte della segreteria particolare del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, con un contratto che ha avuto inizio il 22 dicembre 2017, poco dopo l’insediamento, e si concluderà il 31 dicembre 2018. Il compenso è di 1.661,55 euro lordi mensili. Stesso contratto, con uguale durata e uguale compenso, per Giuseppe D’Orsi, figlio di Eugenio D’Orsi, ex presidente della Provincia di Agrigento coinvolto di recente nell’inchiesta agrigentina su Girgenti Acque. Sempre in Torre Pisana, Marta Culella. Candidata alle scorse Comunali di Palermo con i “Coraggiosi” di Fabrizio Ferrandelli , è figlia di Ivano Culella, funzionario della Motorizzazione ed ex consigliere provinciale di Forza Italia. Il suo contratto non ha scadenza, durerà, salvo revoche, fino alla fine del mandato di Miccichè, con un compenso di 1.654,42 euro lordi mensili. Infine, sempre nella segreteria di Miccichè, c’è Marzia La Russa, moglie di Marco Zambuto, ex presidente regionale del Pd e già sindaco di Agrigento, oggi di nuovo vicino a Forza Italia. Il suo contratto per attività di segreteria, dall’1 gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2018, è retribuito con 1.654,42 euro lordi mensili. Ugo Zagarella, candidato ma non eletto alle ultime elezioni per Montecitorio. Per lui, ecco 4.804 euro lordi per 12 mensilità. È stato un dirigente generale esterno del governo Lombardo, invece, Gianluca Galati, impegnato tra l’altro alle ultime elezioni amministrative al fianco di Fabrizio Ferrandelli. Per lui stipendio da 3.129 euro lordi. Impegnata nella campagna elettorale di Ferrandelli anche Marta Culella: per lei 1.654 euro, sempre lordi, così come tutte le cifre che seguiranno. A completare la segreteria del presidente, ecco Silvia Saitta (3.956 euro), Rosa Giglio (3.201 euro), Luca Cortimiglia (2.931 euro), Vito Scardina (2.851 euro), Manuela Pellegrino (1.661 euro), Maria Di Simone (2.301 euro), Silvia Marchica (1.887,84), Giuseppe D’Orsi (1.661,55 euro), Giovanni Gagliano (1.661,55 euro), Marzia La Russa (1.654,42 euro). , Lillo Miceli (3.347 euro lordi per 15 mensilità), Giuseppina Varsalona (1.609,86 euro lordi sempre per 15 mensilità) e Vincenzo Fricano (1.609,86 per 15 mensilità anche lui). Spunta, poi, come detto, tra i collaboratori un nome assai noto a Palazzo dei Normanni: Totò Lentini, infatti, per molti anni ha preso posto tra gli scranni di Sala d’Ercole. Alle ultime elezioni regionali dove ha corso tra le fila di Forza Italia, però, non ce l’ha fatto. Ecco comunque la chiamata di Micciché come “comandato” (Lentini è infatti un Regionale): per lui 3.273,26 Il vicepresidente vicario Giovanni Di Mauro, eletto tra i Popolari e autonomisti, ha invece contrattualizzato Giovanni Campagna come capo della segreteria “fino a revoca”: per lui uno stipendio lordo di 4.605 euro al mese. Nella squadra del presidente del Collegio dei questori Giorgio Assenza, del gruppo di DiventeràBellissima, cinque collaboratori con contrato fino al 31 dicembre di quest’anno per attività di segreteria: Giuseppe Alfano (1.118 euro lordi al mese), Francesca Firetto Carlino (1.350 euro lordi), Roy Luciano Di Benedetto (1.350 euro lordi), Manfredi Catania (1.350 euro lordi) e Fabio Sciabica (926 euro lordi). Il deputato questore Giovanni Bulla, eletto fra le file dell’Udc, si avvale di tre collaboratori per le attività di segreteria: a Carmelo Pellegriti vanno 4.133 euro lordi al mese “fino a revoca”, mentre per Giuseppe Gimmillaro e Rosario Calderaro 1.413 euro lordi al mese fino al 31 dicembre di quest’anno.