“In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ribadiamo ancora una volta: la violenza deve ora finire!
La violenza contro le donne e le ragazze si verifica ancora ogni giorno, all’interno e all’esterno dell’Unione europea. Questa violazione dilagante dei diritti umani ha molte facce diverse: avviene indipendentemente dal contesto sociale, a casa, al lavoro, a scuola, per strada, nelle attività sportive o anche online. Limita la piena partecipazione delle donne e delle ragazze a tutti gli aspetti della società – politico, culturale, sociale ed economico.
In Europa, una donna su tre ha subito una violenza fisica e/o sessuale. L’80% delle vittime della tratta all’interno dell’UE è di sesso femminile. Nei paesi in via di sviluppo, una ragazza su tre risulta sposata prima di aver compiuto i 18 anni d’età.
Le cose stanno comunque iniziando a cambiare. Negli ultimi trent’anni, il numero dei casi di mutilazione genitale femminile in Africa è calato del 50%. In Asia meridionale, la percentuale di ragazze sposate di età inferiore ai 15 anni è diminuito della metà. E la recente mobilitazione mondiale #metoo, che ha contribuito a richiamare l’attenzione sulle dimensioni del fenomeno della violenza e delle molestie sessuali nelle nostre società, ha incoraggiato le vittime a far sentire la propria voce e a rivendicare e difendere i propri diritti.
Per eliminare una volta per tutte questo tipo di violenza basata sul genere, dobbiamo migliorare l’istruzione e la legislazione e cambiare le norme sociali. Abbiamo dedicato il 2017 a un’azione europea volta ad eliminare tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze, sia nella sfera pubblica che nel privato. Grazie al sostegno finanziario dell’UE alle ONG, avvocati, medici, insegnanti e agenti di polizia, in particolare, vengono formati per sostenere le vittime e prevenire la violenza di genere.
Portando la nostra azione al di là delle nostre frontiere, abbiamo avviato con le Nazioni Unite l’iniziativa “Spotlight”, con un investimento iniziale senza precedenti di ben 500 milioni di EUR. L’iniziativa affronta, a livello mondiale, le cause profonde della violenza contro le donne e le ragazze, aiuta le vittime e offre loro gli strumenti per contribuire alla creazione di società più sicure, più resilienti, più ricche e più libere.
L’eliminazione della violenza contro le donne e le ragazze è un primo passo verso la pace e la sicurezza globali ed è al centro dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. È una premessa indispensabile per la promozione, la tutela e il rispetto dei diritti umani, per la parità di genere, per la democrazia e per la crescita economica.
L’Unione europea continuerà a lavorare intensamente, attraverso tutti gli strumenti a sua disposizione, per eliminare la violenza contro le donne e le ragazze, facendo sì che essa diventi un semplice ricordo del passato”.
Contesto
La violenza contro le donne e le ragazze è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e devastanti – ed è presente in tutto il mondo. Secondo le statistiche, il 35% delle donne è stato vittima di violenza nel corso della propria vita – una percentuale che in alcuni paesi raggiunge addirittura il 70%. Questa piaga è un ostacolo alla parità di genere, all’emancipazione di donne e ragazze e, in generale, allo sviluppo sostenibile, oltre a essere un ostacolo alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Per sanarla è quindi necessario un impegno continuo a livello mondiale, in qualunque paese e regione.
La Commissione ha proposto l’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa. Il processo di ratifica è attualmente in corso. La Commissione invita gli Stati membri dell’UE che non hanno ancora ratificato la Convenzione ad allinearsi a tale processo.
L’anno scorso, la Commissione ha lanciato la campagna “NON.NO.NEIN – Say no! Stop violence against women”, il cui obiettivo era, da un lato, una maggior sensibilizzazione dell’opinione pubblica a questo problema, dall’altro il finanziamento di progetti concreti miranti a ridurre il rischio di violenze e a sostenere le donne che ne sono vittime. La Commissione europea ha fornito 15 milioni di euro di finanziamenti per gli Stati membri, le amministrazioni locali, competenti professionisti e organizzazioni della società civile in tutta Europa per l’intensificazione delle loro attività e campagne contro la violenza sulle donne.
Nel giugno 2017 la Commissione europea ha assunto la leadership dell’iniziativa “Invito ad agire a favore della protezione dalla violenza di genere in situazioni di emergenza”. Nelle crisi umanitarie la violenza di genere è spesso diffusa. Siamo impegnati a sostenere i superstiti e ad eliminare tale violenza. L’invito all’azione riunisce oltre 60 organizzazioni umanitarie per uno stesso scopo: che la violenza di genere venga riconosciuta come un pericolo per la vita stessa e affrontata dal primo manifestarsi di una crisi. Donne e ragazze a rischio di violenza hanno bisogno della nostra immediata attenzione. Siamo fermamente intenzionati ad utilizzare la nostra leadership per accendere i riflettori su questo problema e tradurre il nostro impegno in azioni concrete sul campo.
L’iniziativa Spotlight, avviata insieme alle Nazioni Unite nel corso della 72ª Assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre scorso, vuol rispondere a tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze. Essa si incentra sulla violenza domestica e familiare, sulla violenza sessuale e di genere, sulle pratiche dannose, sul femminicidio, sulla tratta di esseri umani e sullo sfruttamento sessuale ed economico. L’iniziativa, che sarà attuata tra il 2017 e il 2023, si avvale di un investimento iniziale di 500 milioni di EUR, con l’UE quale principale contributore.