Roberto Speranza, coordinatore di MdP, intervenuto nella trasmissione 24Mattino su Radio 24, ha spiegato i motivi della decisione presa ieri da Articolo 1-MdP di votare no alla relazione su Def.
“Abbiamo fatto richieste molto chiare al governo, prima di tutto riguardo la sanità: siamo in un paese in cui 12 milioni di italiani non si curano come dovrebbero, c’è bisogno di mettere un po’ di risorse sulla sanità, invece in questo Def la percentuale per la spesa per la sanità pubblica sul Pil continua a diminuire – ha spiegato Speranza – Per cui noi chiediamo l’abolizione del super ticket e chiediamo di rimettere risorse fresche su questo capitolo che è fondamentale”. Speranza ha poi elencato le altre richieste di MdP riguardanti “soldi per il diritto allo studio, un impegno sulla questione del lavoro in particolare contro la precarietà dei giovani, come superare gli stage a 300 euro che stanno ammazzando un’intera generazione”.
Ma su questo, ha commentato: “il governo non ha dato risposte. Quindi oggi noi voteremo sì allo scostamento di bilancio, un voto importante perché serve a non far aumentare l’iva, perché l’aumento dell’iva sarebbe un colpo per l’economia italiana e sarebbe pagata soprattutto dai ceti sociali più deboli. Però non voteremo sul Def perché non ci sono le risposte che aspettiamo. La ragione è tutta di merito. Se il governo decide di cambiare rotta, di rimettere al centro la questione sanità, lavoro e diritto allo studio noi siamo pronti sempre a dialogare”.
Una questione di merito e non una scelta strategica, secondo Speranza che conclude:
“abbiamo bisogno di risposte concrete, si parla con i fatti, tutto il resto è politicismo. Il governo abolisca il super ticket, una tassa odiosa che non consente a milioni di italiani di fare monitoraggio sulla propria salute. E si dimostrerà subito che non c’è nessuna questione politica ma una questione di merito. Siamo stanchi di stare a sostenere un governo che fa cose diverse da quelle che servono all’Italia. Per noi la questione sanità in questo momento è fondamentale”.
Legge Fornero sì o no?
“Fornero no, sicuramente”, ha risposto il capogruppo MdP. E sul tema dell’innalzamento dell’età pensionabile a 70 anni, su cui sono intervenute ieri Corte dei Conti e Bankitalia durante le audizioni parlamentari, Speranza ha risposto: “anche questo è un altro punto di dibattito su cui ieri Padoan ha chiuso una saracinesca. Siamo in un paese in cui si va sempre più tardi in pensione, per la prima volta si riduce l’aspettativa di vita e continua invece ad aumentare l’età in cui si va in pensione, e così i giovani restano a casa”. Anche questo è un punto di rottura? Ha chiesto Telese: “Sì, noi abbiamo posto anche questo tema” ha risposto Speranza, “anche se abbiamo poi voluto dare un peso simbolico all’abolizione del super ticket sanitario”.