«Sui conti e su tante altre cose bisognerebbe fare trasparenza. Anzi, come si fa per i deputati, per la ‘casta’, non capisco perché anche per certe categorie, anche loro pagate coi soldi dei cittadini, non si possa avere la dichiarazione dei redditi visibile. Per qualunque deputato c’è». A dirlo è Michele Anzaldi, deputato Pd e segretario della Commissione di vigilanza Rai, intervistato stamattina da Luca Telese a 24Mattino su Radio 24. Il caso da cui si parte è ovviamente quello di Fabio Fazio.
Sulla cifra che Fazio ha dichiarato di guadagnare, Anzaldi precisa infatti che quella è solo una parte del suo compenso, “perché Fazio è riuscito a ottenere anche un contratto per produrre lui stesso il suo programma. E, secondo me – continua il segretario della Vigilanza – questo è sbagliato, per questo ho fatto un esposto all’Anac di Cantone. Non è normale che per prendere un appalto per produrre un programma si faccia una società a cui subito si dà un appalto da dieci milioni di euro, senza che questa società sia nell’elenco dei fornitori, una società che non ha una storia, che è appena fatta. Non è normale per nessuna impresa”.
“E poi pagare un format, credo, 700 mila euro l’anno” – continua Anzaldi intervistato da Luca Telese – “mi sembra una follia, un format che poi è una trasmissione che va in onda da 14 anni e che se proprio è un format forse è di Minoli perché è un’intervista one to one, un format che non è vendibile all’estero e che è, sostanzialmente, un’intervista”.