Leggo un comunicato sul sito web delle Ferrovie dello Stato, rubrica FS News, del 14 settembre 2016:
“Avviati i lavori per l’installazione di due nuovi ascensori con telecamere, oltre agli interventi per il restyling completo del fabbricato di stazione e per nuovi servizi igienici.
Sono questi gli interventi in corso e previsti nella stazione di Santa Margherita Ligure-Portofino presentati oggi dal sindaco di Santa Margherita, Paolo Donadoni, il sindaco di Portofino, Matteo Viacava e dal Direttore Territoriale Produzione di RFI, Marco Torassa.”. Lasciamo perdere i bagni.
Ma gli ascensori che fine hanno fatto ben 8 mesi dopo? Sono lì, se non erro almeno da Natale, con un meraviglioso cartello “Ascensori in attesa di collaudo – ci scusiamo per il disagio”.
Sorge una valanga di domande. Quanto tempo ci vuole per il collaudo? Perché logica vuole che la ditta che ha eseguito i lavori consegni il lavoro finito ed in regola. Cosa ce ne facciamo di due ascensori “finti” che magari col tempo si rovinano pure?
Segnalo inoltre che se ce la possiamo cavare come sempre, per citare qualche buontempone, persone anziane con valigie, mamme con passeggini, giovani con ingessatura alla gamba a seguito caduta dal motorino necessitano l’aiuto di persone buone d’anima che non soffrano di lombalgie o altre amenità per aiutarli.
Ma il peggio deve venire. Senza gli ascensori funzionanti le scale che portano al Binario 3 – doppia scala in discesa e poi in salita sono vere e proprie Barriere Architettoniche che impediscono l’accesso a chi si muove in sedia a rotelle ma anche solo spinge un passeggino. Restiamo sull’andicap grave. I disabili devono cambiare stazione? E i mal vedenti? Li mandiamo al binario 3 facendogli attraversare le rotaie?
Esistono leggi quadro che regolamentano le barriere architettoniche. Alcune regolamentano il privato, altre il pubblico.
Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 (legge quadro sull’handicap).
“Alcuni commi della legge si occupano nello specifico delle barriere architettoniche, introducendo tutele in diversi campi (sanità , assistenza, scuola, formazione, lavoro, trasporti, giustizia, ecc.). In ogni caso se ne evince che le persone con disabilità in nessun caso possono essere escluse dal godimento di servizi, prestazioni e opportunità ordinariamente goduti da ogni cittadino.”. Vedi stazioni, che a mio avviso, rientrano nella voce “trasporti”.
Leggo inoltre sul sito Disabili.com:
In caso di inadempienze sono diverse le opportunità per i cittadini. Oltre alle iniziative di pressione diretta nei confronti della Pubblica Amministrazione, di denuncia mediatica, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ed alla possibilità di adire direttamente in sede giudiziale, vi sono semplici azioni da intraprendere a tutela dei propri diritti, fra le quali si consigliano:
- ricorso al Difensore Civico, che in sede istruttoria ha la possibilità di accedere agli atti interni e individuare le inadempienze compiute;
- scrivere al Sindaco, facendo riferimento alla Legge n.241/90, cosiddetta legge sulla trasparenza degli atti, obbligandolo pertanto ad una risposta certa, che potrà eventualmente essere utilizzata in altra sede.
Esistono deroghe ma credo che vadano applicate prima dell’esecuzione dei lavori, ad esempio in luoghi pubblici dove è impossibile creare spazi idonei.
Non sono un legale, quindi posso anche prendere delle cantonate, ma chiamata in causa utilizzo i miei mezzi e faccio una segnalazione mediatica. Chiedere il perché gli ascensori sono fermi lì dovrebbe essere diritto incontestabile dei cittadini.
Sperando che il mistero degli ascensori della stazione non si aggiunga alla lunga lista di misteri più o meno oscuri o svelati della deliziosa località di villeggiatura che è Santa Margherita.
Luisa Pace