Oggi il GUP di Roma ha condannato a 6 anni e due mesi di reclusione il marocchino 38enne El Khalfi Abderrahim, che da tempo soggiornava in Italia.
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano: “La sentenza conferma ancora una volta l’eccezionale livello di professionalità delle nostre Forze di Polizia che, con un lavoro che non conosce soste e che si basa su indagini capillari, ha raccolto elementi di prova che la magistratura ha confermato nel suo impianto accusatorio.
Lo straniero era stato arrestato dai Carabinieri del Ros a Roma il primo luglio 2015 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Assieme ad altri due stranieri, un tunisino e un marocchino localizzati all’estero, El Khalfi era risultato far parte di una cellula islamista che supportava sul web le attività di Al Qaeda e di altre organizzazioni terroristiche a questa affiliate, incitando al jihad e al compimento di atti violenti nonché reclutando e addestrando aspiranti combattenti. In particolare, aveva contribuito alla realizzazione di un sito web che pubblicava propaganda jihadista, istruzioni sulla preparazione di sostanze tossiche ed esortava a compiere azioni terroristiche in Europa e nei Paesi musulmani ritenuti “apostati”.
E’ stato un lungo lavoro di indagini investigative, coordinate dalla magistratura, che ha consentito di radiografare un’attività di propaganda e proselitismo sulla rete e sui più diffusi social media.
Il nostro lavoro di prevenzione contro la minaccia terroristica, dunque, sta funzionando, non conosce battute di arresto e continua a dare rilevanti risultati.
Quella di oggi è una sentenza di grande importanza – ha sottolineato il ministro Alfano -, le nostre leggi antiterrorismo funzionano e la sicurezza dei cittadini, in questo particolare momento in cui nessuno Paese è a rischio zero, è una priorità di questo Governo”.