Ci si chiedeva come avrebbero potuto evacuare il campo di Calais in una settimana. I calcoli non tornavano con le file annunciate di migranti separati tra uomini soli, famiglie, persone fragili… minorenni accettati dal Regno unito grazie al ricongiungimento famigliare.
Sta andando tutto bene… dicevano. Certo, lunedì cerano i volontari in fila indiana ma le partenze ogni quarto d’ora previa scelta di una destinazione – ogni migrante ha dovuto scegliere tra due regioni – era utopistica. Non serve essere dei matematici.
I circa 8.000 profughi sono lì da anni, non si potevano fare le cose con più senno? Ora devono accelerare. Degli incendi stanno rendendo pericolose le operazioni. Che gli incendi ci sarebbero stati lo sapevamo. Alcune popolazioni incendiano le proprie abitazioni prima di abbandonarle per tradizione. La situazione era prevista e gli estintori ci sono. Ma se i rappresentanti ufficiali si fermano a questa versione, il personale sul posto è perplesso.
Gli incendi sono troppi e troppo importanti quindi ora si tratta di mettere in salvo entro sera parte degli abitanti della giungla. Il fuoco potrebbe essere appiccato sia dai recalcitranti che vogliono andare in Inghilterra a tutti i costi e cercano di fare diversione, sia da coloro che fanno resistenza perché è avvenuto tutto troppo rapidamente. Non si nega però la possibilità che alcuni “europei” stiano letteralmente soffiando sulle braci. Diciamo i soliti estremisti contrari alla ricollocazione dei migranti in diverse zone francesi o desiderosi di mettere in cattiva luce gli “stranieri”.
Appurato che in una popolazione di alcune migliaia di persone si può trovare di tutto, dal santo al delinquente, le operazioni non stanno andando come Hollande auspicava.
Vogliamo riparlare dei minori o dei giovani adolescenti? Il Regno Unito ne ha accolti 200 e gli altri? Per ora sono rialloggiati in un container o hangar che dir si voglia detto Centro di Accoglienza Provvisoria. La maggior parte di loro ha paura. Chi non l’avrebbe? Questa è la grande scoperta.
Tra gli annunci ufficiali che incensano il buon andamento delle operazioni e gli echi delle associazioni umanitarie c’è una certa discrepanza. Il Prefetto Fabienne Buccio ha minimizzato i danni. Speriamo che abbia ragione. Ma quando le cifre vanno da poco più di 6.000 a quasi 10.000 vengono i brividi. Il numero di minorenni varia dai 925 ai 1.100 circa. Il Regno Unito si pone delle domande sulla vera età di questi ragazzi. Ma importa davvero se hanno 15, 16 o 19 anni? Sicuramente sono molto più maturi di chi li sta sgomberando in questo modo.
E’ il terzo giorno. Non si ha una cifra esatta di chi è dove, come e perché, le tende non incendiate vengono controllate e smantellate dalle ruspe.
Le città che devono accogliere i migranti si dividono tra quelle che hanno appeso gli striscioni di Benvenuto e quelle che proprio non ne vogliono sapere. Non parliamo dei commenti sul web agli articoli sull’operazione perché fanno venire la pelle d’oca. I propositi razzisti che ricordano anni bui non tanto lontani sono troppi.
Le autorità dichiarano che stasera l’evacuazione sarà terminata! Come?
Luisa Pace