“Un decreto che afferma e ribadisce l’assoluta centralità dell’Ilva nel panorama industriale e produttivo nazionale confermando, grazie al rafforzamento delle tutele ambientali, un obiettivo strategico per questo Governo e questo Ministero: dimostrare che lavoro, ambiente e salute possono coesistere. Da qui può avvenire il rilancio produttivo di un impianto strategico per l’intero sistema-paese”.
Così la Viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova a margine dell’approvazione alla Camera del Decreto legge 9 giugno 2016, n.98, recante “Disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del gruppo ILVA”.
“E’ importante – secondo la viceministro – riuscire a cogliere le novità del Decreto e il rilevantissimo cambio di passo che inaugura. Le modifiche contenute nel testo legano infatti indissolubilmente piano industriale e piano ambientale, fissando una scala di valori per noi fondamentale: prioritariamente si approva il piano ambientale, quindi quello relativo alla sostenibilità economica”.
“Inoltre – prosegue – si istituisce un Comitato degli esperti, selezionato dal Ministero dell’Ambiente tra le migliori professionalità impegnate su temi ambientali e siderurgici, i cui curricula saranno resi pubblici, con un ruolo cruciale e vincolante nel processo di acquisizione dell’impianto a garanzia delle tutela e salvaguardia ambientale, che si rafforza anche sul versante del sistema di controlli.
“L’Arpa Puglia potrà assumere, a valere sulle risorse regionali, personale a tempo indeterminato per assicurare le necessarie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio a garanzia dell’attuazione del Piano ambientale.
“Dinanzi a una questione così cruciale e delicata – sottolinea ancora Teresa Bellanova – sul versante del lavoro, della salute e dell’ambiente, e così rilevante per l’economia nazionale in un quadro di fortissima concorrenza e competizione internazionale, mi piacerebbe che fossero colte con la dovuta attenzione le importanti novità contenute nel testo”.
“Mi limito a richiamare i punti essenziali. Con il Decreto ristabiliamo parità di condizioni nell’ambito dell’intero settore relativamente all’utilizzazione all’esterno dello stabilimento delle scorie derivanti dal processo produttivo. Si istituzionalizza un tavolo di coordinamento tra Regione Puglia, Ministeri competenti e Comuni interessati per facilitare lo scambio di informazioni sull’attuazione del Piano ambientale e sanitario. Circa il debito pregresso, si indica una corsia preferenziale per i crediti prededucibili delle imprese fornitrici Ilva, in presenza di risorse disponibili e previa autorizzazione del giudice delegato alla procedura.
“Si obbligano gli aggiudicatari all’invio di una relazione semestrale sull’attività relativa al piano ambientale e al rispetto delle obbligazioni contrattuali.
Inoltre, sul punto controverso della responsabilità penale ed amministrativa per gli aggiudicatari, affittuari, acquirenti e soggetti da questi delegati, si conferma quanto già inizialmente indicato dal Consiglio dei Ministri e si chiarisce ulteriormente senza possibilità di equivoco. L’esclusione di responsabilità opererà esclusivamente in relazione alle condotte poste in essere fino al 30 giugno 2017, ovvero fino all’ulteriore termine massimo di diciotto mesi, eventualmente concesso. L’esclusione di responsabilità cessa definitivamente con la messa a regime del Piano. Nel corso delle varie fasi, continueranno a trovare applicazione tutte le norme riferite alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”.
“Infine – conclude la Viceministro – il Decreto prevede una Consultazione pubblica lanciata sul sito del Ministero dell’Ambiente perché i cittadini possano intervenire con proposte sul tema ambientale. Così lavoriamo per riconnettere l’Ilva, Taranto e la Puglia, per troppo tempo estranei o, peggio, nemici, e perché finalmente i cittadini siano coinvolti nell’individuazione di soluzioni condivise per la tutela della salute e la salvaguardia ambientale”.