Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero della difesa, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e l’Ispettorato nazionale del lavoro hanno siglato un protocollo di intesa per assicurare una vigilanza “interforze” nel settore agricolo.
Il protocollo – che segue quello del 27 maggio fra Ministero del lavoro, Ministero dell’interno, Ministero delle politiche agricole, Ispettorato nazionale del lavoro, Regioni, Organizzazioni sindacali e datoriali del settore agricolo e Organizzazioni di volontariato – è di carattere strettamente operativo, in quanto intende assicurare, attraverso il coinvolgimento dei militari dell’Arma dei Carabinieri e del personale del Corpo Forestale dello Stato, un contrasto ancora più efficace alle più gravi violazioni della disciplina in materia di lavoro e legislazione sociale, grazie ad una forte e costante presenza sul territorio da parte di tutti i soggetti competenti a svolgere azioni di vigilanza nel settore agricolo.
Il protocollo prevede, fra l’altro, una programmazione di interventi congiunti finalizzati a contrastare il fenomeno del cosiddetto “caporalato” e lo scambio di reciproche informazioni utili alla adozione di iniziative di presidio del territorio, con particolare riferimento a quelli a maggior rischio di infiltrazioni criminali.
Le attività di vigilanza interesseranno in via preliminare, ma non esclusiva, alcune province particolarmente a rischio, fra cui Latina, Grosseto, Foggia, Taranto, Bari e Salerno, ma potranno essere in seguito essere estese a tutto il territorio nazionale.
Si istituisce inoltre un tavolo tecnico sull’agricoltura, competente all’attuazione, alla verifica e alla risoluzione delle eventuali criticità relative alla attuazione del protocollo, nonché a fornire indicazioni sulla pianificazione degli interventi ispettivi a livello interregionale e territoriale.