Giacomo Di Girolamo, Cosa Grigia
In libreria dal 18 febbraio

pp. 248
Giacomo Di Girolamo Contro l’antimafia Matteo Messina Denaro, l’invisibile, è il più potente boss di Cosa nostra ancora in libertà. A lui dalla radio della sua città, Marsala, si rivolge ogni giorno Giacomo Di Girolamo nella trasmissione Dove sei, Matteo?, e a lui si rivolge in questo libro: stavolta, però, con un’agguerrita lettera di resa. Di Girolamo non ha mai avuto paura di schierarsi dalla parte di chi si oppone alla mafia. Ma ora è proprio quella parte che gli fa paura. Ha ancora senso l’antimafia, oggi? Ha avuto grandi meriti, ma a un certo punto si è ridotta alla reiterazione di riti e mitologie, gesti e simboli svuotati di significato. In questo circuito autoreferenziale, che mette in mostra le sue icone e non aiuta a cogliere le complesse trasformazioni del fenomeno mafioso, si insinuano impostori e speculatori. Non è più questione di «professionisti dell’antimafia»: oggi comanda un’oligarchia dell’antimafia, e chiunque osi metterla in discussione viene accusato di complicità. Scrive allora a Matteo Messina Denaro, Di Girolamo, e scrivere al grande antagonista è come guardarsi allo specchio: ne esce riflessa l’immagine di una generazione disorientata, che assiste inerme alla sconfitta di un intero movimento, alla banalità inconcludente delle lezioni di legalità a scuola, alle derive di un giornalismo impegnato a frequentare le stanze del potere più che a raccontare il territorio. Provocatorio e tagliente, Contro l’antimafia è un libro iconoclasta, amaro, che coltiva l’atrocità del dubbio e giunge alla conclusione per resistere alle mafie serve ripartire da zero, abbandonando la militanza settaria per abbracciare gli strumenti della cultura, della complessità, dell’onestà intellettuale, dell’impegno e della fatica.
Giacomo Di Girolamo, giornalista, è direttore del portale Tp24.it e della radio rmc 101. Collabora con la Repubblica e Il Sole 24 Ore. È autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro L’invisibile (2010), di Cosa Grigia. Una nuova mafia invisibile all’assalto dell’Italia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella) e Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014). Per le sue inchieste ha vinto nel 2014 il Premiolino, il principale premio giornalistico italiano.