L’indagine, svolta dagli uomini del Nucleo di PG Ambientale della Procura Distrettuale di L’Aquila diretta dal PM dott. Stefano GALLO, riguarda la ricostruzione dell’excasello ferroviario di Onna che dopo un periodo di inutilizzo durato oltre 25anni, ed ormai fatiscente, è stato venduto da Ferrovie dello Stato con asta pubblica ed acquistato da P.R. e P. F., sorelle aquilane residenti in una frazione del capoluogo, per un importo di circa 36.000 euro.
Lo stesso edificio era stato classificato da Ferrovie in “totale abbandono ed in scarso stato di manutenzione” e poi proposto in vendita con una base d’asta di 27.630,00 €.
Il geometra S.B., venne incaricato nell’immediato post sisma da P.R. di redigere una perizia asseverata onde attestare lo stato dell’immobile al fine di percepire il contributo di ricostruzione. La perizia, per quanto emerso dalle indagini, non risulta veritiera e, proprio grazie a questa, i due sono riusciti ad ingenerare nei Pubblici Ufficiali preposti all’istruttoria della pratica, un erroneo convincimento sul reale stato pre-sisma dell’immobile riuscendo ad ottenere così, un contributo per la ricostruzione dell’edificio di circa200.000 euro, assolutamente non dovuto almeno secondo quanto riferiscono gli investigatori.