Terrore e morte a Nordest, caccia all’Audi gialla
La fuga di tre banditi armati che si sono lasciati alle loro spalle una vittima.
Le notizie sono tratte dal giornale “La Nuova di Venezia”, esclusivamente al fine di assicurare alla giustizia i tre pericolosi criminali, impedendo loro che possano causare altre vittime innocenti.
MESTRE. C’è un’Audi gialla Rs4 capace di raggiungere i 300 chilometri all’ora con tre banditi a bordo, probabilmente serbi e albanesi, che sta seminando il panico sulle strade del Nordest e che sul suo percorso ha lasciato una vittima.
Ore 15.30. L’auto è stata segnalata da alcuni automobilisti nella zona del Montello, in particolare Volpago.
Ore 12.15. Un automobilista in transito sull’A4 all’altezza di Meolo ha chiamato la polizia stradale e segnalato un’auto gialla che sembrava essere l’Audi ricercata in direzione Trieste, alle 12.15 di sabato. La polizia stradale non ha però trovato conferme alla segnalazione.
Ore 11.15, aggiornamento. Dalla casa di un imprenditore di San Michele nella notte tra venerdì e sabato sono stati rubati un pick-up, una moto e alcuni attrezzi da lavoro. In un primo momento l’ipotesi investigativa era che il furto potesse portare la firma della banda dell’Audi gialla, per liberarsi della vistosa auto sportiva, ma l’ipotesi nel corso della giornata è stata scartata dagl investigatori, come confermano i carabinieri. Dell’Audi gialla quindi non c’è ancora traccia.
I sospetti banditi in una foto che però non è usata per ricerche ufficiali delle forze dell’ordine
Venerdì sera. Risale a venerdì sera, nel Vicentino, tra il Bassanese e il Trevigiano. Ma, almeno fino alla tarda serata, l’Audi RS4 gialla è riuscita nuovamente a sfuggire alle forze dell’ordine, che le stanno dando la caccia da una settimana. Anche con l’elicottero. L’ipotesi degli investigatori è che i banditi possano avere la loro base proprio nel vicentino. Di giorno se ne stanno tranquilli, e di notte escono per le loro scorribande.
Fuga contromano. Nella notte tra giovedì e venerdì, dopo essere scappati da due posti di blocco ai caselli di Treviso Nord e di Treviso Sud dell’A27 hanno sfrecciato lungo il Passante di Mestre in direzione di Padova ma trovandosi di fronte a un incidente che all’altezza della stazione di servizio di Arino, aveva causato un blocco, hanno fatto inversione di marcia e hanno percorso cinque chilometri contromano a 150 chilometri all’ora per poi uscire a Spinea abbattendo la sbarra del casello. Nella loro fuga hanno incrociato un’Opel Astra sulla quale viaggiava una donna russa di 57 anni, Elena Alexadrova Belova, residente in Francia, che due chilometri dopo è andata a schiantarsi contro un furgone Mercedes Sprinter che si stava fermando a causa dei mezzi incolonnati. Per la donna non c’è stato nulla da fare. Capire se ci sia un legame, anche indiretto, tra lo schianto della donna e la fuga dei banditi è quel che stanno cercando di fare gli agenti della polizia stradale, dopo una giornata trascorsa a rincorrere i banditi su strade e autostrade del Nordest. L’Audi, una station wagon con targa svizzera – del Canton Ticino – è stata rubata lo scorso 26 dicembre al Milano Malpensa.
L’Audi gialla contromano sul Passante Ecco l’Audi gialla contromano sul Passante, nelle immagini riprese dalle webcam della Cav. Il bolide stava fuggendo dalla Polizia. nello stesso momento una coda si era formata per un altro incidente. E di lì a poco il mortale in cui ha perso la vita una donna
La due sparatorie. I primi a incrociarli, sabato 16 gennaio, sono i carabinieri di Abano che sorprendono i tre nel tentativo di un furto in un condominio di via Ghislandi. I militari cercano di fermarli, sparano alcuni colpi in aria, ma i tre banditi danno gas e riescono a far perdere le loro tracce. Giovedì le nuove segnalazioni: alle 17 lungo l’A4 in direzione di Trieste all’altezza di San Stino, un’ora dopo a Prosecco, nel Carso. A intercettare il mezzo è una volante della polizia, che spara alcuni colpi in aria. I tre non si fanno intimorire: e scappano ancora, riuscendo a evitare i posti di blocco preparati a Muggia e Duino.
Furto a San Donà. Ore 20: a San Donà di Piave una serie di furti tra via Giotto e via Brusade, tra le vittime anche l’ex consigliere regionale Diego Cancian. Alcuni testimoni parlano di un’auto gialla in fuga. È quella cercata dalla polizia? È probabile. I tre sono spavaldi, probabilmente armati. E non hanno paura di nulla nemmeno a tu per tu con i poliziotti armati. Sanno di essere su un’auto facilmente identificabile, ma restano a bordo. Alle 22 sono al casello di Noventa, intercettate da un’auto del commissario di polizia di Jesolo. Entrano in A4, direzione Milano, scatta l’inseguimento: si aggiungono la stradale e i carabinieri, ma non c’è nulla da fare. Oltre 300 cavalli sotto il motore fanno la differenza. L’Audi sfreccia a 300 chilometri all’ora. Poco dopo è già al casello di Montebello vicentino, e si infila sulla strada regionale 308, verso Castelfranco. Una poliziotta della questura di Treviso fuori servizio la vede, avvisa i colleghi che preparano un posto di blocco al casello di Treviso Nord.
Treviso: l’inseguimento. L’Audi gialla arriva e lo forza, entra in A27 e vola a 270 chilometri orari verso il casello di Treviso Sud ma, alla vista dei carabinieri, i banditi tornano indietro e rientrano in autostrada, facendo perdere le loro tracce. Verso l’una le telecamere del Passante registrano l’auto a Preganziol: 7 minuti e 25 chilometri dopo, viaggiando a una media di 220 chilometri all’ora, i tre banditi sono al sottopassaggio di Vetrego. Trovando il blocco dovuto all’incidente tra un’autocisterna e un mezzo spargisale l’auto imbocca lo svincolo per l‘A57 in direzione Venezia, ma poi fa inversione di marcia e, contromano, a cavallo fra la corsia di emergenza e la corsia di marcia lenta ad oltre 150 chilometri orari, raggiunge il casello di Spinea Ovest, abbatte la sbarra ed esce.
Spinea-Padova-Schio. Lasciato alle spalle il casello di Spinea hanno imboccato la provinciale – via della Costituzione – e poi hanno fatto perdere, di nuovo, le loro tracce. Poi l’avvistamento a Padova: alle 2.45 in corso Argentina, nella zona industriale di Padova e successivamente in direzione padova sud e poi in A13 in direzione di Bologna. E poi venerdì sera alle 18, e alle 19 nel vicentino: prima a Mussolente, Schio e Thiene. Per cercarli si è alzato anche l’elicottero della polizia.
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