. . . così hanno (secondo cronache) balbettato un gruppo di adolescenti trovatisi minacciati con una pistola da 4 adulti che hanno posto loro la domanda di rito : “credete in Dio o in Allah ?”.
L’episodio, accaduto a Vignola (Modena) giorni fa, sembrerebbe avere i contorni di uno stupido scherzo messo in atto da musulmani (tutti regolari) che, servendosi di una scacciacani, hanno provocato allarme in un intero paese e pure tra i servizi antiterrorismo.
Tutto risolto, a quanto sembra, con la presentazione in caserma degli autori dello scherzo e relativa denuncia.
Questo il fatto, forse sconosciuto a molti che abbiano la cortesia di leggere, . . . ma una cosa ha attratto la mia attenzione : la collettiva dichiarazione dei giovanissimi in (presunto) pericolo.
“Noi non crediamo in niente”. . . hanno sussurrato (sempre secondo cronache) terrorizzati e temendo una esecuzione sommaria in caso di risposta “sbagliata”.
La cronaca (vera) degli innumerevoli atti di ferocia mostrati dal fondamentalismo jihadista nei confronti degli infedeli (e pure degli apostati musulmani) credo fosse a conoscenza dei ragazzi perché sbandierata in tutte le salse dai media e pure su internet.
Quindi la pericolosità della domanda, resa piú palese dalla pistola, era sicuramente tale da provocare paura, se non terrore immediato.
Ma, nuda e cruda, era precisa : “credi in Dio o in Allah” ?
Non inoltriamoci in questioni teologiche (neppure ne sarei capace) e poniamo la domanda come , forse, la volevano porre i “cattivi” : sei cristiano o musulmano ?
“Tertium non datur”. . . una terza scelta non era compresa, visti i tempi e gli accadimenti.
Ovvero i 4 musulmani, pur inseriti in una realtà italiana che avrebbero dovuto conoscere, non hanno previsto la possibilità che, nella culla del Cristianesimo, di credenti possano essercene davvero pochi. . . .
Avrebbero dovuto porre la domanda secondo le regole del “politicamente corretto” : credi in Dio, in Budda, nella Trimurti, in Geova, nella New-Age, etc, etc. . , sei ateo e qualsiasi altra cosa oppure credi in Allah (senza specificare se sunnita o sciita) ??
I ragazzi italiani, senza pensarci sopra e pure spaventatissimi, hanno risposto all’unisono di “non credere in nulla”. . . .
Non so (e non mi interessa) se l’abbiano fatto perché non avessero (comprensibilmente) la minima intenzione di “subire il martirio” e quindi abbiano abiurato la religione cristiana (magari sono battezzati e cresimati).
Oppure gli stessi, per altrettanto legittima libertà individuale, possano già professarsi atei convinti e, quindi, inconsapevolmente abbiano fatto “professione di fede”.
Una cosa so, con la certezza degli spargimenti di sangue riportata da tutte le cronache africane e mediorientali in casi analoghi : se reciti il Corano ti salvi, se credi in Dio ti ammazzo !!
Tutto con le varianti ed eccezioni del caso, che non tratto in questa occasione.
Ma se “non credi in nulla”, sei morto all’istante. . . . e pure senza avere Qualcuno da invocare.
Vincenzo Mannello