Un paese senza memoria è un paese senza futuro! Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase? Quante volte i resti mortali di uomini illustri, di eroi, sono state traslate per essere deposte in nuovi sepolcri?
“Di solito – dichiara Giuseppe Ciminnisi – accade per dare una più degna sepoltura in un luogo più solenne.
A mia memoria, si tratta della prima volta che i resti terreni di un uomo che si è coraggiosamente battuto, ed è morto, per principi di legalità e giustizia, per la città nella quale ha vissuto e che amava, possano essere traslati per essere deposti in un altro comune, per ragioni diverse.
Apprendo con stupore che la tomba di Accursio Miraglia, noto sindacalista ucciso nel ’47, ricordato durante tutte le manifestazioni antimafia come un “eroe” della lotta alla mafia, sta franando nel silenzio omertoso delle istituzioni che dovrebbero impegnarsi nel conservare la memoria di un uomo al quale nel corso di oltre mezzo secolo sono stati dedicati molteplici libri e documentari per ricordarne la storia e l’impegno morale e civile.
Lo apprendo dalle recenti dichiarazioni rilasciate da Nico Miraglia, figlio del sindacalista ucciso, che considero un fratello essendo stati accomunati dalla stessa sorte: aver perso il padre per vil mano mafiosa.
Nico afferma che la tomba sta franando e che ogni anno verifica danni sempre maggiori alla copertura in marmo, tanto da aver chiesto al Comune di Sciacca, già nel 2012 di potere effettuare dei lavori, a suo carico.
Lavori che il comune non ha mai autorizzato, costringendo Miraglia a valutare la possibilità di portare i resti del padre al cimitero di Menfi.
Se ciò dovesse accadere – continua Ciminnisi – nella qualità di familiare di vittima innocente di mafia, categoria che rappresento come coordinatore nazionale all’interno dell’associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione”, valuterò la possibilità di cancellare la città di Sciacca da tutti gli eventi da noi organizzati per ricordare le vittime di mafia e che spesso vengono utilizzate per far passerella da quegli stessi soggetti politici che si ricordano dei “nostri eroi” solo in tali circostanze.
Chi è morto per il bene del nostro paese, per un innato senso di giustizia, certamente non aveva come unica ambizione quella di diventare una lapide per dar modo a chi fa politica o antimafia parolaia, sterile, di facciata, di sfruttare la sua storia e la sua immagine. Ma si sa, la memoria, quella vera, è pericolosa.
Nell’esprimere a Nico Miraglia la solidarietà mia e dei tanti familiari di vittime di mafia che mi onoro di rappresentare, mi permetto di ricordare che se Sciacca non ha memoria dei suoi più illustri concittadini, Sciacca non ha neppure un futuro…”
Risponde il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola
A seguito della nota del rappresentante dell’associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione”, interviene il Sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola, il quale con una sua nota precisa che “Le autorizzazioni per manutenzioni di tombe, se richieste, si rilasciano subito”, mentre per il è il progetto, molto più complesso, riguardante la realizzazione di una più decorosa ultima dimora per l’illustre cittadino saccense, l’iter autorizzativo sarebbe in corso.
Senza voler polemizzare e augurandoci che la vicenda venga risolta a breve termine, è bene ricordare che la richiesta presentata dal figlio di Accursio Miraglia, risale al 2012. Questa la replica del sindaco:
“L’Ufficio Patrimonio del Comune di Sciacca, se la famiglia lo richiederà espressamente, rilascerà subito l’autorizzazione per la manutenzione della tomba del compianto sindacalista Accursio Miraglia, senza alcun problema. Così come è da prassi. Altro discorso è il progetto, molto più complesso e articolato, che è stato presentato al Comune e che sta seguendo un suo percorso”. E’ quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola con riferimento alle notizie riportate sulla stampa e a dichiarazioni del presidente della Fondazione “Miraglia” Nico Miraglia e alla nota diffusa in serata dal coordinatore nazionale dell’associazione Familiari Vittime Innocenti di Mafia Giuseppe Ciminnisi.
“L’Amministrazione comunale – spiega il sindaco Di Paola – ha già anche espresso la propria condivisione all’idea di realizzare un monumento in memoria di un concittadino così importante per la nostra comunità e la Sicilia, per ricordarne la storia, le battaglie e le virtù morali. Una nota a tal riguardo, a mia firma, è stata inviata il 13 novembre 2014 agli uffici comunali a cui ho formalmente chiesto di approfondire la percorribilità della proposta complessiva. La stessa, infatti, prevede non solo la realizzazione del monumento, per il quale è necessario comunque il coinvolgimento del Consiglio comunale, ma anche la edificazione di altri manufatti estranei allo stesso monumento. L’iter è in corso come già comunicato al figlio Nico Miraglia. Gli uffici, inoltre, mi hanno informato che quest’ultimo ha anche avuto interlocuzioni con gli stessi uffici per addivenire alla conclusione dell’iter per la sola realizzazione del monumento il più speditamente possibile”.
“Ho voluto personalmente chiarire i profili di cui sopra, – conclude il sindaco Fabrizio Di Paola – nel corso di una cordiale telefonata avuta questa sera stessa con Giuseppe Ciminnisi che mi ha anche proposto un incontro a breve in città alla presenza del prof. Nico Miraglia. L’Amministrazione comunale di Sciacca ha profondo rispetto per gli eroi e illustri cittadini del suo passato che ha già onorato e intende continuare ad onorare in avvenire, e ha soprattutto profondo rispetto per coloro che sono stati ingiustamente e barbaramente uccisi dalla mafia, come Accursio Miraglia, per noi un simbolo. Proprio per questo crede fermamente nel suo futuro”.
Puntuali le precisazioni di Nico Miraglia che replica così alle dichiarazioni del sindaco di Sciacca:
“Ad oggi 03 novembre 2015, non mi é stato mai comunicato che la mia richiesta sta seguendo un iter burocratico.É la prima volta che vengo informato che questa amministrazione condivide l’idea di realizzare un monumento per Accursio Miraglia.
Inoltre, nonostante abbia più volte sollecitato risposte formali alle mie precedenti richieste, della nota del 13 Novembre 2014, trasmessa dal sindaco agli uffici competenti, non ho mai avuto notizia. Ritengo che gli uffici, dopo un anno, avranno pur dato qualche notizia al sindaco…
Voglio anche precisare che non ho mai interloquito con uffici comunali per la realizzazione del solo monumento perché”” come ho scritto espressamente nella richiesta”” il mio desiderio é quello di vedere riuniti nel cimitero Mio Padre e Mia Madre e, visto che la malvagità degli uomini mi hanno tolto la gioia di vivere con Mio Padre accanto, ho espresso il desiderio di poter stare accanto a mio padre almeno da morto .Ma la sensibilità di questa amministrazione la si può quantificare col fatto che due anni addietro per la commemorazione del 4 gennaio mancavano non solo il sindaco ma anche il benché misero fiore. Come si può notare la retorica non é il mio forte”.