I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Palermo, con gli Ispettori del Lavoro civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, hanno proseguito nei controlli di prevenzione in edilizia continuando a scoprire irregolarità contrattuali e lavoro nero. I controlli dell’ultima quindicina si sono svolti con particolare attenzione alla provincia palermitana.
Gli operanti nel complesso hanno:
- controllate 13 ditte e verificate 18 posizioni lavorative;
- scoperto n. 7 lavoratori in nero su 14 presenti in sei diverse società, in tre di queste sono state adottate la sospensione dell’attività imprenditoriale (2 in nero su 4 presenti; 2 in nero su 7 presenti: oltre il 20%; 1 in nero su 1 presente) con conseguente oblazione di 1950€ per ogni sospensione e maxi sanzione di 4000€ per singolo lavoratore;
- proceduto a n.2 sequestri probatori per difformità dalle concessioni edilizie nei cantieri controllati;
- contestate sanzioni amministrative per 64.375,00€;
- elevate ammende per 104.026,40€;
- recuperati contributi e premi assistenziali per 10.524,40€;Nel corso delle operazioni i militari controllavano :
- un primo cantiere edile, ad Alia, in cui rilevavano l’omessa visita medica per i lavoratori, la mancata formazione degli stessi, oltre alla mancata redazione del piano operativo di sicurezza(POS) e l’utilizzo di un ponteggio privo di basi in acciaio. Nella stessa ditta, venivano sequestrati all’imprenditore 16 voucher, coi quali lo stesso aveva tentato di eludere il pagamento delle sanzioni amministrative conseguenti al controllo ed i contributi;
- un secondo cantiere edile, ad Alia, in cui contestavano all’imprenditore di avere utilizzato impalcati del ponteggio prive di tavole fermapiedi e di dimensioni non conformi, causando così un pericolo per l’incolumità stessa degli operai;
- un’ azienda di lavorazione di marmi, ad Alia, in cui verificavano la mancanza della visita medica al dipendente e dell’omessa formazione, della mancata nomina del medico competente, l’omessa redazione del piano operativo di sicurezza(POS);
- una terza azienda edile, a Cefalù, in cui riscontravano a carico dell’imprenditore la macata formazione dei dipendenti e la mancanza della visita medica, l’utilizzo di un ponteggio metallico inadeguato
- un’azienda di lavorazione metalli, a Cefalù, in cui contestavano all’imprenditore l’omessa redazione del piano operativo di sicurezza e anche qui la mancata visita medica ai dipendenti, tutti deferiti all’AG termitana.