(da Palermo: Silvio D’Auria) – Il centro di Palermo oggi è letteralmente paralizzato. Cortei sparsi nel centro storico per lo sciopero generale della scuola. Studenti medi e universitari, docenti e personale a.t.a. sono scesi in piazza anche a Palermo contro la “riforma Renzi-Giannini”. Gli studenti si sono mossi in forma di cortei selvaggi verso piazza Verdi, luogo del loro primo concentramento. Difficoltà alla viabilità cittadina, traffico impazzito e decine di blocchi agli incroci.
In piazza per la battaglia a difesa della scuola pubblica e per rivendicare un modello di scuola dove i veri protagonisti siano loro. Contestano la riforma “la Buona Scuola”, riforma che, sostengono, è diretta a tagliare radicalmente i fondi all’istruzione e “precarizzare” la didattica assieme alla figura dei docenti della scuola italiana. Hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale di oggi per sostenere che “la riforma è un inganno della casta politica che vuole lo smantellamento della scuola pubblica a danno delle fasce meno protette”. Contro la legge di stabilità 2015: “aumenti delle tasse e delle spese scolastiche che si aggiungono al caro-trasporti e al peggioramento delle condizioni di vita e di studio in strutture scolastiche ormai fatiscenti”. Urlano contro la “repressione imposta nei confronti di chi si oppone apertamente alla riduzione di spazi politici e di discussione” e contro la “cancellazione della rappresentanza studentesca”.
La rabbia si legge nei loro volti quando qualcuno, tra la folla, parla dell’annunciata cancellazione degli organi collegiali che, credono, “non avranno più peso decisionale lasciando indirizzi, obiettivi e valutazioni nelle mani di dirigenti e di privati il cui unico interesse sarà conseguire profitto economico”. Temono fortemente il processo di “aziendalizzazione e privatizzazione” della scuola pubblica. Chiedono più servizi e investimenti sulla didattica e sull’edilizia scolastica. “La Buona Scuola” annunciata da Renzi, sono certi, “porterà al fallimento dell’istruzione” e loro, utenti della scuola, colgono ogni singola occasione per ricordarlo gridando in corteo nel centro della città.
Dopo essersi riuniti in piazza Verdi, davanti al “Teatro Massimo” gli studenti hanno steso i consueti striscioni con gli slogan della protesta. Sono circa 1000 e, raggruppati in corteo già autorizzato, sfileranno per le vie del centro fino a pomeriggio quando giungeranno davanti gli uffici della Prefettura (Sil.Dau)