Alberghi, terreni, caserme, case cantoniere per oltre duecento milioni di euro : è il valore del patrimonio di beni immobili regionali, non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali e quindi alienabili, presenti nei Piani di dismissione redatti dalle Province regionali.
“Per la precisione – sottolinea la parlamentare regionale Alice Anselmo – la vendita di questi beni potrebbe fruttare ben 245.808.145,87 euro. Cifra rilevante già di per se stessa, ma ancora più alla luce del fatto che i prezzi di vendita fissati al momento sono di pochi euro, quindi decisamente lontani da quelli di mercato.
Ovviamente, un ritocco verso l’alto, che non penalizzerebbe gli acquirenti privati, potrebbe aumentare sensibilmente l’introito per le casse pubbliche.
In più, ciascun immobile, una volta passato di mano, verrebbe valorizzato e messo a frutto, con evidenti ricadute sull’economia siciliana. ”
A rallentare la compravendita potrebbe essere l’assenza delle Province regionali, abolite dall’Ars lo scorso anno, ma non ancora sostituite dai Consorzi di Comuni. “La soluzione – spiega ancora Anselmo – potrà arrivare a breve da Sala d’Ercole: sarà sufficiente recepire la norma nazionale sulle dismissioni ed istituire un Albo unico dei beni demaniali alienabili. In questo modo, sarà la Regione a gestire le vendite e a stabilire l’utilizzo finale dei proventi.”