Dopo oltre 25 anni di lavoro di ufficio, incluse innumerevoli trasferte in Italia e all’estero, ho raccolto una statistica che credo possa essere considerata definitiva sulle tipologie di uomini che vanno al bagno a espletare le funzioni urinarie.
Niente come il bagno riesce ad evidenziare il retroterra culturale – e in alcuni casi anche fisiologico – degli uomini.
Per evidenti motivi non sono in grado di determinare la stessa statistica anche per le signore: non frequento i loro bagni, vorrei dire purtroppo ma penso che “fortunatamente” sia più indicato.
Attenzione: questo post è ad alto contenuto di volgarità e disgusto. Lo dico semplicemente per fare audience.
1. Il Cardiochirurgo
Tutti noi abbiamo delle fobie, e forse la paura dei germi non è neanche così dannosa.
Ma alcune persone spingono questa psicosi all’eccesso, come il Cardiochirurgo.
E’ un soggetto di solito molto giovane, i vecchi hanno imparato a fottersene dei germi.
Entra nel bagno come se fosse un lazzaretto nella Londra del 600.
Alza le braccia in modo che non corra il rischio di toccare nulla, ha le maniche già arrotolate, e PRIMA di recarsi in bagno si lava le mani per circa due minuti, con abbondante uso di sapone, ovviamente aprendo il rubinetto con il dorso della mano che poi sciacquerà subito.
Dopo questa operazione preparatoria, te lo immagini già con la mascherina che urla: “Bisturi!”.
Invece prende un pezzo di carta igienica, lo usa per aprire la porta, e si reca in bagno.
Dopo aver espletato le sue necessità corporali, esce e ripete l’operazione di lavaggio, stavolta molto più accurata: l’insaponamento dura almeno cinque minuti, con sfregamento ripetuto di mani e braccia.
Infine, una volta sciacquatosi con un paio di metri cubi d’acqua, attiva il phon e si asciuga il tutto per altri dieci minuti, finché la pelle non inizia a squamarsi.
Attende infine che qualcuno apra la porta per sgattaiolare fuori.
Se per caso gli prende il bisognino troppo tardi nella giornata, quando quasi tutti i colleghi sono andati a casa, rischia di passare 30/40 minuti in bagno prima che qualcuno gli apra.
Probabilmente non prenderà mai malattie, ma un ricovero ci starebbe bene comunque.
2. Il Guardiano del Colosseo
Viene soprannominato così il collega che non chiude mai la porta del bagno.
Tutti quelli che passano devono poter vedere il suo deretano e la sua schiena, immaginando il resto.
E’ un atteggiamento prevaricatore, e infatti non è inusuale vedere questo comportamento nel Top Management.
Come per dire: ho da fare, vado di corsa, e comunque qui comando io.
Se gli si fa notare che non è bello vederlo minzionare, ti risponderà in maniera subdola che lo fa per non toccare la maniglia della porta del bagno, cercando di farsi classificare come Cardiochirurgo.
Poi però va via senza lavarsi le mani e capisci che non ci tiene così tanto all’igiene.
In fondo non dà fastidio, basta non chiamarlo mentre è all’opera: il rischio che si giri di scatto c’è sempre.
3. Homo Erectus
Avvertenza: qui è l’invidia che mi fa parlare quindi cercate di essere comprensivi.
L’Homo Erectus è un uomo che ha risolto definitivamente i problemi igienici che possono risultare da un contatto ripetuto con le parti intime e oggetti generatori di germi come le manopole del motorino o le mani di altri colleghi.
Egli infatti è in grado di urinare in una postura ducesca, gambe larghe, mento in fuori e pugni sui fianchi.
Ora, ogni uomo normale – e anche un po’ più che normale – vi potrà confermare che un piccolo supporto è necessario se non altro per l’orientamente verso il centro del water,.
Ma l’Homo Erectus è in grado di comandare la minzione senza contatto fisico.
Presumendo che non sia in uno stato di eccitazione permanente, egli è comunque dotato di un apparato urinario di ragguardevoli dimensioni e consistenza, cosa che gli attira l’invidia di tutti gli altri colleghi maschi, pur senza aver visto l’oggetto in questione.
Invidia a parte, è bene sapere che in caso di trasferta dormire in stanza con lui può essere pericoloso.
4. Speedy Gonzales
Se un collega vi dice “vado un attimo in bagno” e dopo neanche un minuto ve lo ritrovate al vostro fianco, siamo in presenza di uno Speedy Gonzales da manuale.
Egli ritiene la minzione una perdita di tempo, e attende fino al momento in cui la pressione interna sta per far esplodere anche i timpani prima di recarsi in bagno.
A quel punto il timing è fondamentale: egli dovrà riuscire a sbottonarsi i pantaloni e mollare gli ormeggi prima che la natura faccia il suo corso e si ritrovi con le cosce bagnate.
Ma lo Speedy Gonzales è un artista di questa modalità e anzi, fa gare con sé stesso per vedere quanto riesce a resistere e quanto poco riesce a metterci.
Alcuni sono così bravi che in una riunione fanno una domanda complicata, e nel tempo che voi impiegate a pensare ad una risposta che non porti al licenziamento sono già andati e tornati dal bagno.
Inutile sottolinearlo, anche gli Speedy Gonzales saltano a piè pari la parte di abluzione delle mani, e talvolta anche della chiusura della patta, quindi salutatelo sempre agitando le mani da lontano e non provate mai a stringergliele.
5. L’Agitatore
Qui mi dispiace per gli animi sensibili ma dobbiamo entrare in dettagli tecnici che potranno far inorridire; ma vi assicuro che per noi maschietti l’Agitatore è il peggiore dei colleghi possibili, soprattutto durante le soste in autostrada dove talvolta si fa l’errore di affiancarsi ad uno di quei brutti ma igienici pezzi di ceramica attaccati al muro.
L’Agitatore sembra normale fino al termine dell’operazione, ma poi, in un vano tentativo di rimuovere tutti i residui, comincia a scuotere l’organo con violenza, a destra e a sinistra, in alto e in basso, in avanti e all’indietro, spedendo gocce della sua produzione urica a trecentosessantagradi, ad una velocità stimata di circa venti metri al secondo, oltre la velocità del suono.
Chi avesse la sventura di trovarsi a meno di duecento metri dall’Agitatore non potrebbe evitare di venirne irrorato.
Ma perché, vi chiederete, uno deve fare la cazzata di mettersi al suo fianco?
Il fatto è che l’Agitatore finché si rimane negli spazi circoscritti del bagno aziendale non viene identificato, è solo quando si va in trasferta e ti capita vicino che capisci il pericolo.
La cosa positiva è che il primo che avrà fatto l’esperienza poi spargerà la voce, e l’Agitatore passerà il resto della sua carriera a domandarsi perché gli altri colleghi vanno sempre in bagno a gruppetti e quando ci va lui non c’è mai nessuno.
Qualche Agitatore è stato visto anche annusarsi le ascelle, per cercare di capire se sia il cattivo odore a determinare il suo isolamento.
Tranquillo. Le ascelle sono a posto.
6. L’Idrante
Purtroppo l’Idrante è un collega che rimane per lo più anonimo, in quanto stronzo e subdolo.
Infatti nessuno è mai stato visto nell’atto di fare l’Idrante in un bagno comune.
E’ solo al chiuso e al sicuro del bagno aziendale che il collega-idrante si lascia andare al suo piacere di vandalo, e la fa dappertutto tranne che nel water.
A completamento dell’opera la calpesta ben bene con le scarpe, fino a creare una specie di fanghiglia sulla quale non è neanche difficile scivolare.
L’Idrante, in quanto subdolo, alla fine dell’operazione tira lo sciacquone.
Non che serva, visto che dentro ce ne è entrata una quantità irrisoria, ma se dovesse incontrare qualcuno che entra nel bagno dopo di lui potrebbe sempre dirgli: “Lascia perdere, non sai che cosa hanno lasciato questi maiali”.
Se sospettate che l’Idrante sia uno dei vostri colleghi più stretti, la cosa più importante da fare è non dire mai nulla.
Voi non potete sapere chi sia, ma lui non può vedere la vostra faccia, quindi gode solo degli eventuali sfoghi che avrete con gli altri colleghi.
Lasciatelo schiattare. Non la smetterà, ma almeno non ne gode.
7. Il Cartolaio
Asciugarsi dopo aver fatto la pipì è una buona cosa, e nessuno dovrebbe evitare di farlo.
Normalmente basta uno o al massimo due pezzetti di carta igienica.
C’è però gente che quando prende la carta igienica non pensa all’Amazzonia, e fa una palla di carta talmente grande che non riesce neanche a tenere in mano.
Dopo la butta nel water, e in una percentuale che va dal 15 al 20% intasa tutto.
Ovviamente non è che si mette a cercare di sturare, o quanto meno avverte, no.
Lo stronzo lascia il water intasato.
Fin qui sarebbe stronzo, ma non stronzissimo.
Il fatto è che talvolta la carta intasa il water andando a posizionarsi in un punto invisibile nel sifone.
Voi arrivate, fate le vostre cose, e quando tentate di tirare lo sciacquone…il dramma!
Tutto quanto sale rapidamente verso di voi, e se siete fortunati, ma molto fortunati, rimane dentro il water costituendo un nuovo lago sconosciuto alla Società Geologica Italiana.
Nel peggiore dei casi per voi sarà la fine.
Il Cartolaio è forse l’individuo più odioso, e sarebbe il caso di contingentare la carta igienica mettendo un collega all’ingresso el bagno che ne distribuisca non più di due pezzettini a testa. E ovviamente perquisisca tutti per assicurarsi che nessuno se la porti da casa…
8. L’Eterno
E’ un collega per lo più innocuo, non dà noia, rispetta le regole, lascia tutto pulito, insomma sembrerebbe perfetto, se non fosse che in bagno ci puà stare un’ora e più.
Se avete la fortuna di avere molti bagni in azienda la cosa arreca un fastidio limitato, ma se siete in una situazione in cui andare al bagno è di vitale importanza, c’è un solo bagno e LUI è dentro, può diventare il vostro peggior nemico.
Il collega Eterno è particolarmente pernicioso perché di solito non risponde.
Anche quando è chiaro che c’è lui, là dentro, trattiene il respiro e non risponde neanche quando battete i pugni sulla porta, sperando che ve ne andiate via come per magia.
Ma ancora peggio è quello che non solo non risponde, ma si percepisce chiaramente dal rumore che sta giocando a Ruzzle.
Voi capite, magari ha iniziato un torneo, e finché non finisce non esce.
E se il torneo è composto da quarti di finale, semifinali, finalissima, potreste dover aspettare per ore.
Il collega Eterno ha poi un’altra controindicazione, sempre legata alle trasferte: se decide di andare in bagno mentre siete in viaggio, può farvi attendere in autogrill finché non arriva la Stradale a chiedervi perché stazionate lì da ore con l’aria sofferente.
L’Eterno può essere la persona più noiosa con cui fare un viaggio di lavoro; assicuratevi di avere con voi sempre una boccetta di Guttalax per somministrargliela di nascosto: ci metterà sempre una vita, ma almeno non avrà tempo di giocare a Ruzzle.