Ilario Ilari e Valentino Tomasone, due autisti della società Trotta service (azienda che effettua il servizio di trasporto pubblico periferico di Roma) hanno deciso: parteciperanno alla trasmissione televisiva Presadiretta su rai 3. In quella sede, hanno avuto il coraggio di raccontare lo stato dei mezzi che ogni giorno devono guidare. Hanno spiegato che a Roma ci sono veicoli obsoleti, guasti ignorati, bandi di gara disattesi, cittadini costretti a ore di attesa, studenti che non possono raggiungere la scuola. Il giorno dopo, a Ilario e Valentino viene contestata la presenza in trasmissione senza autorizzazione aziendale e aver rilasciato al giornalista dichiarazioni inerenti il parco automezzi aziendale circolante e la relativa manutenzione delle vetture altamente lesive dell’immagine dell’azienda.
Valentino e Ilario, subiscono un provvedimento in via cautelativa che tradotto significa 58 giorni di sospensione. Questo provvedimento, al di là di qualsiasi altra fantasiosa considerazione, ricorda molto le leggi bavaglio. Un bavaglio che “acceca” i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione. Un bavaglio che deve essere contrastato. A fine ottobre una delegazione composta dai giornalisti di Articolo21, PresaDiretta e Change. org insieme ai due autisti Ilario e Valentino ha incontrato l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma e gli ha consegnato 60 mila firme raccolte su Change. org. per chiedere che la sospensione venisse ritirata.
I due autisti che hanno rischiato il licenziamento per amore della verità e per il bene della collettività sono stati riammessi al lavoro. E’ una vittoria anche dei 60mila cittadini che hanno sottoscritto e contestato una sospensione percepita non solo come un atto antisindacale ma come un vero e proprio bavaglio alla libertà di espressione. Ma è anche una vittoria di chi ancora crede nello stato di diritto e nella libera espressione delle opinioni e delle critiche. Meno male che c’è ancora l’articolo 18, nonostante le frasi ad effetto del tipo: “L’art. 18 è una vecchia regola, siamo nel 2014 è come prendere un Iphone e dire dove metto il gettone”. La storia di Ilario Ilari e Valentino Tomasone ci insegna che prima di togliere un ultimo diritto in un Paese senza diritti, conviene pensarci bene. Scrisse Ezra Weston Pound, poeta e saggista statunitense: “La libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica”.
Aldo Mucci