Dietro la guerra in atto, la politica del terrore e dell’orrore condotta dall’ISIS, le risposte dell’Occidente con i raid aerei la cui precisione ed utilità possono essere messi in discussione, dietro questa guerra che non si è riusciti a prevedere pensando che gli attentati terroristici degli anni scorsi fossero solo “attimi” e che tra un attentato e l’altro ci si potesse rilassare, dietro questa guerra di comunicazione e sangue c’è un altro aspetto che si farebbe meglio a vedere subito.
L’Occidente, ed alcuni paesi in particolare, non ha voluto vedere la strategia dell’indottrinamento nella quale molti ragazzi e ragazze sono caduti. La Francia, ad esempio, si sta accorgendo soltanto ora di quanti giovani siano stati preparati al jihadismo. Soltanto ora pensa di mettere educatori nelle prigioni ed in altri luoghi dove chi era più propenso all’ascolto di falsi imam, veri predicatori dell’assurdo, si è lasciato formattare ed indottrinare come avviene in una setta. Perché quello che sta avvenendo non ha più nulla a che vedere con la religione musulmana. Come nelle sette si riformattano i pensieri, come nelle sette esiste un guru, vogliamo dire il Califfo?
Libero arbitrio per i bambini
I bambini che nascono assieme al movimento sono le prime vittime innocenti e soprattutto non consenzienti perché privi di scelta. Non sanno cosa c’è “fuori”. Non possono scegliere. Possono solo imitare gli adulti nei loro giochi. Giochi di guerra. E’ vero che anche in occidente circolano armi giocattolo, soldatini ed altre amenità ma esiste anche la possibilità di giocare con altro, che la scelta venga dall’educazione o dai semplici gusto e raziocinio dei piccoli che non devono essere in alcun modo sottovalutati.
Le immagini che giungono da Siria ed Iraq parlano da sole. Che i bambini siano eventualmente stati messi in posa poco importa. Forse hanno ripetuto quello che è stato mostrato loro nei video o peggio ancora di presenza. Ma il danno è fatto. Per loro la realtà è questa e non c’è modo per mostrare dell’altro. I vertici del cosiddetto Stato Islamico ed i suoi “servitori” hanno pensato bene di portare in “dono” ai bimbi pistole giocattolo in occasione della Id El Adha, la Festa del Sacrificio. Ed i bambini imitano… Stringe il cuore vedere che non hanno scelta, non hanno modo di paragonare la propria vita a quella di altri coetanei.
Libertà per le Donne?
Pare che sia in nome della libertà delle donne e del loro benessere che a Mossoul, in Iraq, è stato aperto un centro commerciale “rosa”. Per sole donne insomma. Libertà cosa significa? Che potranno girare da sole, fra ragazze, senza essere infastidite durante lo shopping da eventuali maschi allo sbaraglio? O significa piuttosto che i suddetti maschi preferiscono tenerle lontane dalla propria vista, ghettizzandole sotto burqa e niqab?
Vogliamo ricordare com’erano le donne afgane prima che i talebani le inabissassero nel medioevo ed ancor peggio? L’Afganistan è solo un esempio ma è talmente atroce come si stanno dimenticando quelle donne, un tempo vestite all’occidentale, come noi insomma. Erano medici, avvocatesse, insegnanti, casalinghe ormai nascoste, sepolte sotto un burqa. La vergogna è anche dell’Occidente che le ha dimenticate.
Luisa Pace