Due cortei alle 17.45 partenza da Piazza Duomo e alle 18.15 partenza da Grotte del Palio e del Corteo Navale
Si è svolgerà domani domenica 10 agosto a Messina nel porto più bello del Mediterraneo “Lo Spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”. La VI Edizione di Messina in Festa sul Mare.
Due saranno i Cortei storici: quello terrestre partirà alle ore 17.45 da Piazza Duomo, per confluire poi sul lungomare dopo la Prefettura alla Batteria Masotto, con il Corteo Navale. Alle 18.15 dalla rada antistante la Chiesa di Grotte partirà il Palio d’Agosto “Trofeo Don Giovanni d’Austria”, curato da Carmelo Recupero Presidente della Lega Navale e a seguire anche il Corteo navale.
Il Corteo di terra sarà composto dai seguenti gruppi storici: La Compagnia d’Armi Rinascimentale della Stella di Messina, Gruppo Siciliano Rievocazioni Storiche “La Corte di Aragona”, Gruppo Corteo Storico Comune di Nicosia (EN), Comune di Troina (EN) e le Carrozze Storiche della Famiglia Molonia.
Il Corteo sul Mare sarà composto da: Unità Navali della Marina Militare, Gruppo Aeronavale della GdiF, Capitaneria, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Rimorchiatori Capieci, dalle barche a vela di Ivo e Danilo Blandina e della Fondazione Salònia che trasporteranno Don Giovanni e i suoi Comandanti, dalle Feluche di Pippo Mancuso e Nino Arena, e dalla Marineria della Riviera Messinese e Catonese e barche a vela della “Compagnia dello Stretto” di Catona.
Il pattugliatore d’Altura messo a disposizione dal Gruppo Aeronavale della GdiF di Messina comandato dal Col. Giuseppe Minutoli, sarà la nave ammiraglia che scorterà il Corteo ed ospiterà a bordo le autorità e gli ospiti.
L’arrivo del Palio e lo Sbarco sono previsti alle ore 19, nel porto turistico della Marina del Nettuno, dopo lo Sbarco di Don Giovanni d’Austria e della sua scorta ci sarà l’incontro con il Senato Messinese, per poi proseguire in Corteo fino all’arena in Fiera.
Alle ore 19.45 alla Cittadella Fieristica ci sarà l’ingresso trionfale nell’arena, con il momento scenico teatrale: Il Saluto del Senato Messinese a Don Giovanni d’Austria”. L’architetto Nino Principato curerà la sceneggiatura e gli attori principali saranno: Pippo Luciano (Stratigò), Mauro Failla (Don Giovanni), Pippo Castorina (Mons. Reitana), Umberto Costa (Marcantonio Colonna), Nunzio Barbera (Maurolico), Carmelo De Leo (Sebastiano Venier), Livio Bisignano (Giannandrea Doria), Gabriele Furnari Falanga (Miguel Cervantes), Aurora Caruso (Maria Bailadora), Giuseppe Caprì e domenico Durante. .
Alle ore 20.30 la premiazione del Palio e in conclusione la presentazione di alcuni brani tratti da “Miguel Cervantes. Il poeta di Lepanto” di V. Caruso e M. Brancato. Parteciperanno: Gianni Fortunato Pisani, Gabriele Furnari Falanga, Mauro Failla, Stella Giardina, Daniele e Umberto Vita, Coro Polifonico S. Maria dei Miracoli diretto dal Maestro N. Arena e gli allievi della Scuola Centro Danza diretta da Genny Ruggeri.
La parte finale si svolgerà nell’Arena della Cittadella Fieristica, messa a disposizione dell’Autorità Portuale, patrocinante l’evento e da Lello Manfredi.
Per ulteriori informazioni relative alle attività culturali svolte in questi anni dall’Associazione Aurora “Messina in Festa sul Mare – Don Giovanni d’Austria a Messina per la battaglia di Lepanto” è possibile consultare il sito www.sullerottedilepanto.it.
BREVI CENNI STORICI
Tra luglio e agosto del 1571 l’Armata cristiana con 210 galee sottili, 6 galeazze, 25 navi grosse, 3 galeotte e 50 fra brigantini e fregate, 1.805 cannoni, e circa 80.000 uomini di cui 28.000 soldati, 12.920 marinai, 43.500 rematori si radunò nel formidabile porto della città dello Stretto sotto il comando di Don Giovanni d’Austria figlio naturale dell’Imperatore Carlo V.
Il 20 luglio dell’Anno Domini 1571, la Flotta Pontificia al comando di Marcantonio Colonna, luogotenente generale di Don Giovanni, faceva “entrata solenne” a Messina salutata dallo sparo di “grandissima quantità di artigliaria” da tutti i castelli della città.
La mattina del 23 luglio era la volta della flotta veneziana al comando di Sebastiano Venier, col suo luogotenente Agostino Barbarigo, ad entrare pigramente nel porto falcato remigando contro vento.
Il Comandante Supremo, don Giovanni d’Austria, solcava le acque dello Stretto il 23 agosto con 25 galere, mentre tutte le navi alla fonda uscivano per andargli incontro sparando una “bellissima salva” d’artiglieria in segno d’omaggio. Don Juan, sbarcato a Messina due giorni dopo, fu cerimoniosamente ricevuto a Palazzo Reale dallo Stratigò Conte di Landriano e dai Senatori della città.
Negli ultimi giorni di agosto giungevan la squadra di Giovanni Andrea Doria, da Genova, quella del marchese di Santacroce, da Napoli, quella di don Giovanni di Cardona, da Palermo, e per ultima, il primo di settembre, proveniente da Siracusa, il resto della flotta veneziana rimasto a Candia.
La flotta cristiana riuscì a concentrarsi nel porto di Messina il 24 agosto del 1571.
Sotto don Giovanni d’Austria vennero riunite le forze provenienti da:
Domenica 16 settembre l’Armata salpava da Messina salutata dalle salve d’artiglieria dei castelli della Città, fra le grida d’esultanza di una folla immensa di messinesi.
Il 7 ottobre 1571, di domenica, nelle acque di Lepanto, 180 mila uomini si fronteggiavano. Cinque ore sarebbe durata la battaglia, 150 galee turche catturate e 40 affondate e bruciate, 7.600 morti e 15.000 feriti di parte cristiana, 35.000 i morti di parte turca.
Il 1 novembre 1571, don Giovanni ritornava vittorioso a Messina.