“È inammissibile che gli agrumicoltori siciliani attendano da un anno e mezzo i risarcimenti promessi dalla Regione per i danni causati dal virus ‘tristeza’. Si tratta dell’ennesimo ‘schiaffo’ del governo Crocetta ad un comparto in difficoltà e per di più alle prese con una spietata concorrenza estera”. A dirlo è l’europarlamentare di Forza Italia, Salvatore Iacolino, dopo l’allarme lanciato dai produttori di agrumi: in alcune zone come il Calatino e il Riberese, ad esempio, il 20% delle arance non è stato raccolto e venduto.
“L’agricoltura, settore fondamentale per l’economia della Sicilia, va sostenuto sia dalle istituzioni locali sia da quelle europee”, aggiunge Iacolino, che a Strasburgo ha votato contro l’accordo tra Ue e Marocco del 2012 sulla liberalizzazione di alcuni prodotti ortofrutticoli (come le arance e i pomodori), che si producono tanto in Sicilia quanto nell’Africa Settentrionale. L’anno scorso la vicenda è stata oggetto di un’interrogazione presentata alla Commissione Ue dall’onorevole Iacolino. “La risposta che ci è pervenuta – dice l’eurodeputato di Forza Italia – è stata evasiva. L’accordo tra Ue e Marocco ha generato effetti devastanti per i nostri agricoltori, che subiscono l’invasione di prodotti immessi sul mercato a prezzi ‘stracciati’. È necessario quindi invertire la rotta con misure che mettano i produttori nelle condizioni di lavorare al meglio”.
Ieri a Bruxelles si è riunito il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue per discutere della proposta italiana, sostenuta anche da altri Paesi, di concedere un aiuto di Stato ai giovani coltivatori per l’acquisto di terreni da destinare alla produzione agricola. “La politica agricola comune, recentemente riformata, – conclude Iacolino – deve avere il carattere della flessibilità per chi, come i giovani imprenditori, ha bisogno di risorse aggiuntive. Auspichiamo che tale intervento venga al più presto varato sia per le aziende agricole in fase di start-up sia per rilanciare quelle già esistenti”.