“La voce di spesa che incide maggiormente sul bilancio di una impresa agricola siciliana – si legge nella relazione al ddl – è rappresentata dall’energia per l’approvvigionamento idrico dai pozzi artesiani.
Appare inammissibile che i nostri produttori agricoli debbano pagare anche 25 euro per ogni ora di acqua acquistata per irrigare le coltivazioni ortofrutticole o intensive in generale e che tale alto costo sia rappresentato al 100% dalle altissime tariffe dell’energia per alimentare i motori dei pozzi stessi. Questa diseconomia è la causa principale del progressivo abbandono dei terreni coltivati, soprattutto nelle aree vocate alla produzione agrumicola.”
“La soluzione per la sopravvivenza delle imprese agricole siciliane, costrette ad irrigare i loro fondi con Pozzi gestiti da piccoli consorzi fra privati, resterebbe dunque – secondo Musumeci – quella di dotare i medesimi Pozzi di impianti fotovoltaici, che consentirebbero l’abbattimento di quasi il 100% del fabbisogno energetico per l’approvvigionamento idrico, tenuto conto che l’irrigazione in Sicilia si prolunga in un’annata agraria quasi sempre per circa sei-sette mesi, mentre l’impianto fotovoltaico produce per tutto l’anno.”
Con questo Disegno di legge (visto che il sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici è cessato nel luglio 2013) si intende facilitare l’accesso al credito delle imprese agricole e dei consorzi a finalità irrigue, per la
realizzazione di impianti fotovoltaici, con la concessione di contributi in
conto interessi per finanziamenti bancari mirati alla realizzazione di
impianti destinati esclusivamente ad alimentare motori elettrici per
attingere acqua per i campi.
La iniziativa parlamentare prevede, in particolare: a) la costituzione di un Fondo di garanzia per sostenere l’accesso al credito per le aziende agricole di produzione singole o associate in consorzi irrigui che intendono ricorrere al finanziamento bancario per l’acquisto e la realizzazione dell’impianto fotovoltaico destinato all’uso irriguo; b) lo snellimento e/o l’azzeramento delle pratiche burocratiche ed autorizzative nonché degli oneri per l’installazione di impianti fotovoltaici in zona agricola destinati esclusivamente ad uso irriguo dell’impresa, di capacità e potenza coerente con il fabbisogno energetico dell’impianto irriguo.