“Uscire dall’euro? Perché no, l’euro non è il vangelo scritto nella roccia.”
Maroni ha detto che oggi pomeriggio incontrerà Letta a Milano per proporre una zona franca al confine tra Lombardia e Svizzera, dopo il referendum elvetico che ha impegnato Berna a stabilire quote di ingresso di immigrati: “La Lombardia ha già una zona quasi franca per la benzina, che costa meno nella fascia dei 20 chilometri fino al confine. Si potrebbe applicare una zona simile, una zona franca per abbassare la pressione fiscale alle imprese. Servirebbe a favorire investimenti e a incentivare ad assumere, e dunque questo ridurrebbe il fenomeno del frontalierato”.
A proposito dell’euro, il governatore lombardo ha detto: “Dico che l’euro è una questione da affrontare senza tabù, ci sono ragioni a favore e contro l’euro. Non possiamo considerare la partecipazione all’euro come qualcosa di intoccabile. Decidiamo laicamente, l’euro è una moneta, non è il vangelo scritto nella roccia. Oggettivamente l’euro ha ridotto la competitività delle nostre imprese, penso che discuterne non sia un male”. E alla domanda se sia il caso di uscire o no dall’euro Maroni ha risposto: “Ma perché no? Dove sta scritto che bisogna morire dentro l’euro? Ma quando uno ne parla è il solito xenofobo, razzista, anti europeista, populista. Certo noi siamo populisti, la radice della parola viene da ‘popolo’. Noi siamo con il popolo, non con le banche o con la burocrazia europea, questo è poco ma sicuro”.