Il Sindaco Firetto, in questi lunghi quasi 8 anni di gestione del Comune di Porto Empedocle, con un metodo assolutistico e quasi individuale, ha convinto se stesso e pochi suoi amici affezionati, che si potesse amministrare facendo a meno del dibattito politico, del dialogo, del confronto democratico e sulla condivisione delle scelte utili e necessari per la nostra città.
Il Consiglio Comunale straordinario e aperto, celebrato in data 16 c.m., ha registrato la vibrata protesta di molti Consiglieri Comunali, che facendosi interpreti dell’umore dei cittadini, hanno denunciato, non solo il mancato coinvolgimento sulle scelte che interessano la città, ma addirittura la mancanza di informazione sulle cose importanti e strategiche, che sono do interesse generale.
La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo anni di sommesso malumore, è stata offerta dalla necessità di adeguare alla normativa sulle emissioni dei fumi in atmosfera, l’attuale Centrale elettrica di Porto Empedocle. Necessita ricordare che Enel S.p.A., non è una azienda di Stato, è una società privata, e come tale non può avere delle corsie preferenziali o atteggiamenti di favore.
Oggi l’Enel, avendo l’obbligo di rientrare nei parametri consentiti dalla Legge a salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, per quanto riguarda l’emissioni dei fumi in atmosfera, propone di trasformare l’impianto da olio combustibile, con un modulo da 80 MW alimentato con un turbogas. Di fatto si tratta di un nuovo impianto che sostituisce, come funzionalità e resa energetica, totalmente il vecchio, infatti l’attuale impianto sarà parzialmente demolito con l’eliminazione di un modulo da 70 MW e di una sola ciminiera. Il secondo modulo da 70 MW e la seconda ciminiera, non verranno demoliti, per effetto di un escamotage che consentirà l’utilizzazione del secondo modulo per un massimo di 1000 ore annui, anche se resterà inattivo. Pertanto, dovendo realizzare un nuovo modulo a turbogas gestito in telecomando, si potrebbe collocare nell’attuale area industriale (ASI), chiedendo ad Enel di bonificare le aree occupate attualmente e restituirle alla fruizione del Comune.
Il Partito Democratico di Porto Empedocle, propone all’Amministrazione Comunale di fare un salto di qualità e di grande responsabilità, che oltre a preoccuparsi delle aiuole che sono una cosa utile, si preoccupi di programmare lo sviluppo della città, coniugando salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, e creando opportunità di sviluppo e di lavoro.
L’Enel attualmente occupa circa 50.000 mq di area demaniale, sottratta a fine degli anni 50 all’arenile, sostituendo la sabbia dorata con asfalto e pietrame. Inoltre Enel, utilizza altri circa 90.000 mq, per la sottostazione sita all’altipiano lanterna, compresa l’area sulla quale sono disseminati un numero spropositato di tralicci. Il Partito Democratico di Porto Empedocle, chiede all’Amministrazione Comunale, di fare gli interessi esclusivamente dei cittadini, pretendendo dalla società privata Enel, la bonifica di tutta l’area demaniale, riconvertendola per attività turistico alberghiero, di chiedere l’eliminazione della sottostazione e dei tralicci, che tante preoccupazioni creano nell’animo dei cittadini, in merito agli effetti dell’inquinamento elettromagnetico.
Inoltre, il Partito Democratico di Porto Empedocle, chiede all’Amministrazione Comunale e a tutte le forze politiche, di avere un atteggiamento più trasparente e di maggior rispetto nei confronti dei cittadini. Infatti, gli empedoclini chiedono con forza e disperazione, di conoscere le vere intenzioni di Enel su l’impianto di Rigassificazione, se sarà realizzato o meno, e in quali tempi?; Se l’impianto di Italcementi ha chiuso definitivamente, ovvero si pensa ad un ridimensionamento dello stesso, con un impianto di macinazione?; Quali sono i motivi che hanno impedito alla società Italkali di ottenere una parte dell’area ASI, necessaria per la realizzazione dell’impianto per la verticalizzazione dei Sali potassici?; Se corrisponde a verità un interesse da parte dell’Italkali di ottenere una porzione dell’area di proprietà dell’Italcementi, e quali sono le garanzie per le bonifiche ambientali e le ricadute occupazionali?; In considerazione che la società Moncada Energy detiene in concessione circa 56.000 mq di area comunale, oltre a 6.000 mq di strade, con la finalità di realizzare un impianto produttivo capace di generare un centinaio di posti di lavoro. Preso atto della dichiarazione ufficiale della società, Moncada Energy, di non essere nelle condizioni di realizzare l’impianto produttivo, si chiede quali atti sono stati posti in essere dall’Amministrazione Comunale, affinché la città di Porto Empedocle possa rientrare in possesso delle proprie aree?, Rimettendole sul mercato nazionale ed internazionale a beneficio di quanti possano avere interesse a realizzare attività produttive e creare occupazione e lavoro; Inoltre si chiede di conoscere le motivazioni della mancata approvazione del P.R.G. (Piano Regolatore Generale), di cui si è in possesso, già dal 1999, di due direttive del Consiglio Comunale; dello studio agricolo forestale; dello studio geologico; dell’aerofotogrammetria e dell’affidamento dell’incarico di progettazione. Non sono chiari i motivi che hanno determinato la paralisi sull’approvazione definitiva del P.R.G. Ed infine, si chiede di conoscere la vera motivazione della mancata apertura del bivio di Contrada Ciuccafa. Si chiede di sapere se corrisponde a verità che non è stata fatta la variante agli strumenti urbanistici, prevista per legge, in considerazione che il bivio originario è previsto più a valle dal P.R.G. Di contro, dove è stata realizzata la rotatoria, il P.R.G prevede una grande piazza a beneficio della collettività, che si innestava con l’esistente chiesa.
Il Partito Democratico di Porto Empedocle, apprezza il coraggio di quei Consiglieri Comunali che non si sono piegati alle pressioni di chi non vuole guardare avanti e non vuole correggere gli errori del passato, errori giustificati dalla necessità per consentire la ricostruzione del dopo guerra. La bocciatura da parte del Consiglio Comunale dell’autorizzazione per l’attraversamento di una nuova condotta del metano, che dalla zona Caliato avrebbe raggiunto l’impianto Enel, apre una nuova fase di discussione sulla programmazione della nostra città, augurandoci che tutto ciò avvenga con la logica della condivisione, trasparente e democratica.
Il Partito Democratico di Porto Empedocle dichiara la propria disponibilità ad impegnarsi a livello Comunale, Provinciale, Regionale e Nazionale per trovare le soluzioni utili alla rinascita di Porto Empedocle.
Il Segretario di Circolo di Porto Empedocle
Maurizio Restivo