Dopo la conferenza stampa, svolta nella Facoltà di Ingegneria di viale delle Scienze a Palermo, indetta da CGIL, CISL e UIL Sicilia per presentare la mobilitazione regionale contro il Patto di Stabilità,prende forma “Cambiamo Musica”, questo è il nome che è stato dato alla protesta, i sindacati si mobilitano. Ad intervenire i segretari generali della Cgil, Cisl e Uil Michele Pagliaro, Maurizio Bernava e Claudio Barone. “Auspichiamo che al centro delle scelte della politica si possa porre il tema del lavoro” sostiene Michele Pagliaro “ La crisi sta attraversando tutto il Paese ma la situazione del Mezzogiorno è ancora più profonda, infatti 1 famiglia su 4 è a rischio di povertà. Abbiamo perso 90 mila posti di lavoro e tutto ciò è anche insostenibile per i pensionati che percepiscono, in maggioranza, meno di 500 euro al mese”. Tra gli obiettivi della protesta , vi è la riduzione delle tasse sul lavoro,sulle pensioni , tagli agli sprechi e riduzione reale dei costi della politica. “La nostra preoccupazione è che non si faccia ripartire l’economia del Paese perché ormai la gente è sfiduciata”. Chiediamo al Governo di essere più coraggioso, deve avere il coraggio di decidere i dati della pressione fiscale ora”. |
Tagliamo quello che non serve e valorizziamo quello che serve, riorganizziamo la macchina burocratica. La politica, questo, spontaneamente, non lo farà , abbiamo bisogno di dare una maggiore spinta per far sì che questo accada” afferma Claudio Barone. La mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil sarà anticipata ad oggi dalla protesta degli edili per il contratto e dei precari.
A Palermo dalle ore 10.00 in Piazza Politeama, a Catania in Piazza V. Bellini e a Messina in Piazza Antonello. sarà possibile assistere ai concerti in piazza degli artisti dei teatri in crisi. Sulle note di Stabat Mater di Pergolesi, è andata in scena la protesta dei musicisti dell’orchestra Sinfonica siciliana, del teatro Massimo e del Brass group contro i tagli dei governo nazionale e regionale alla Cultura.
Aldo Mucci |