Leggi la decisone della Cassazione e storci un po’ il naso: “Un minore può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia gay” . Voglio capire,mi aggiorno. Ci sono dei pensieri. C’è chi dice che la famiglia tradizionale è indispensabile per la crescita del bambino. La Chiesa ha un suo pensiero : “Non si può costruire una civiltà attraverso le sentenze dei Tribunali”. Ed ancora: “Non può essere la legge a stabilire quale sia il rapporto migliore con i genitori, ne tocca a un Tribunale dire quale sia la situazione ottimale per un bambino”. Di parere opposto il pensiero dell’’Arcigay: “sentenza storica”. “Quello di oggi è un pronunciamento istituzionale storico. Esistono migliaia di figli e figlie di coppie omosessuali che sono discriminati per legge. E’ un orrore sociale e legislativo che va rapidamente superato”.
Sono ancora ignorante,continuo a cercare nel web.Trovo alcuni portali di iniziative di carattere sociale, rivolte all’affidamento. Le comunità. Mi soffermo su “cerchiamo una famiglia”e tra gli Inseriti in comunità leggo : Francesco e Giulio sono due fratellini di 5 e 8 anni. Francesco ama giocare a calcio, Giulio ama gli animali. La loro mamma non riesce a occuparsi di loro perché molto malata. I nonni hanno molti acciacchi. Cercasi famiglia. Luisa ha 8 anni e da quando è stata allontanata dai suoi genitori,non è più in grado di gestire lei e i suoi fratelli. Vive in comunità. Filippo : “vorrei avere una mamma tutta per me”…….(…) Giorgio non ho mai avuto un papà.
Mi rendo conto che il provvedimento dei Giudici della Cassazione, ha ridato serenità ed un sorriso alla bimba. E’ vero,la legge non consente l’adozione da parte di coppie omosessuali, ma sarebbe un fatto civile iniziare a porre questo dibattito. Del resto l’affido non è adozione, e non è dunque su questo terreno che si combatte la battaglia pro o contro l’adozione anche per i single e le coppie gay.
Mi sovviene un un film di Georges Lautner con Ugo Tognazzi e Michel Serraul.
“La cage aux folles (la gabbia delle matte).(…) nella vita di Renato e Albin,coppia omosessuale, irrompe “prepotentemente” Lauren. Tra doppi sensi ed equivoci il primo atto finisce bene.
Aldo Mucci