Ma che gli è venuto in mente al Presidente Crocetta a fare una rotazione generalizzata del personale della formazione. Ma perché “perde tempo” ad elaborare dossier documentati, che attestano un sistema siciliano malato, che riguarda non solo la formazione, ma quello dei grandi eventi, dei terreni rubati alla Regione, la sanità e via dicendo, dove troviamo in combutta alcuni burocrati, politici, imprenditori. Perchè continua a parlare di legalità. Ma non si era detto che la Regione Sicilia ha delle mammelle sempre disponibili ad ogni mano, pronta a “futtiri” Fondi europei, fondi regionali, tutto ciò che varca la “grande” porta della martoriata e silenziosa Sicilia. Che importa se i fondi stanziati dall’Ue, per la creazione di corsi professionali, non sono stati mai realizzati. Che importa se i corsi sarebbero dovuti servire per il reinserimento nel mondo del lavoro di disoccuppati. Che importa se in dieci anni il “carrozzone” è costato ai contribuenti siciliani, circa tre miliardi di euro. Che importa se centinaia di giovani disoccupati, pieni di speranza ambiscono al “pezzo di carta” per potere accedere ad un “maledettissimo” posto di lavoro. Che importa se ancora si “formano” giovani corsisti di cucito, di ritaglio, etc. Non ci voleva “l’arte di Pinne” per comprendere che attorno al distributore automatico di soldi pubblici ruotava una folta rappresentanza di personaggi ammanicati con la politica, di “Turchi Napoletani” tutto compreso. Come diceva Totò: “alloggio, vitto, lavatura, imbiancatura e stiratura….d’accordo!!”
Il “gioco” finisce. Ecco “spuntare” i forcaioli giustizialisti, coloro che mettono tutti sullo stesso piano, (….) coloro che condannano i dipendenti, senza prove. Ecco spuntare chi ha deciso che è indispensabile istituire un sistema di verifiche e controlli al fine di verificare con quale finalità sono state finora trasferite le risorse agli enti e se poi sono state effettivamente impiegate per le medesime finalità. Ecco spuntare chi ha deciso di controllare l’effettivo svolgimento dei corsi e con quale modalità vengono utilizzate le risorse trasferite.
Diceva Max Weber, sociologo e filosofo tedesco : “della” politica come professione vive colui che cerca di trarre da essa una fonte durevole di guadagno; “per” la politica, invece, colui per il quale ciò non accade. Ben vengano quindi i reazionari “fautori della forca”
Aldo Mucci