La lettera della Presidente Boldrini
La Presidente della Camera
Egregio Sig.Aldo Mucci
La violenza sulle donne reclama un’attenzione maggiore da parte di tutti, ed in particolare da chi di noi si trova a ricoprire ruoli istituzionali. Mi impegnerò per fare da subito una legge sul dramma femminicidio donne che subiscono violenza travestita da amore. Un’altra a priorità è quella delle case rifugio quasi inesistenti in larghe parte d’Italia. Troveremo i soldi per gli interventi socio-assistenziali ed educativi integrativi o sostitutivi della famiglia , i centri antiviolenza.Un impegno assunto fin dal primo giorno del mio insediamento.
Grazie tante per le belle parole verso le mie missioni all’estero.
Colgo l’occasione per inviarle un caro saluto
La telefonata della Presidente Boldrini – 30.luglio 2013 ore 12:30
Ho pensato che non bastasse la mia nota.Ho voluto chiamarla per ringraziarla per la sensibilità che ho percepito nel leggere la sua lettera.Le ribadisco il mio impegno verso il parlamento,affinchè si ponga fine a questa emergenza sociale. La invito a venire a Roma.Grazie ancora.
Lettera alla Presidente Boldrini
On.Laura Boldrini
Presidente della Camera dei deputati
Femminicidio: un’emergenza senza fine
On.Presidente,
ancora una volta assistiamo ad un atto di violenza perpetuato da chi pensa alle donne come a soggetti subalterni e incapaci di autodeterminarsi.
Rosy Bonanno è il nome che si aggiunge alla lunga lista di vittime di violenza,
spesso perpetuata sino al femminicidio.Ci amareggiano, le parole di rabbia e indignazione della madre della giovane vittima: “L’assistente sociale, la polizia, sapevano tutto, abbiamo fatto le denunce, da due anni denunciamo violenze, minacce, intimidazioni”. La vicenda è triste ed inaccettabile, perché se le sei denunce nei confronti dell’assassino fossero state prese in considerazione si sarebbe potuto evitare questo tragico epilogo.
Di fronte a una simile emergenza sociale non bastano più gli articoli sui giornali e le trasmissioni “salottistiche”in tv. Servono i fatti, vale a dire leggi che inaspriscano in misura significativa le pene a carico dei responsabili di femminicidio, così da agire da deterrente. In Argentina le donne hanno fatto si che il Parlamento riconoscesse che il legame tra vittima e carnefice,costituisce un’aggravante nella violenza perpretata su una donna.Anche in Guatemala è stata approvata la legge contro il femminicidio che stabilisce pene severe per chi si macchia di questo reato.
La società civile,italiana non deve limitarsi all’indignazione,alla condanna,deve chiedere alla politica azioni di contrasto, protezione, prevenzione, sensibilizzazione con politiche attive, coerenti e coordinate che coinvolgano i diversi attori, istituzionali e non, a tutti i livelli, partendo dalle forze dell’ordine chiamate a garantire la sicurezza.
Ricordiamo con affetto e profonda gratitudine le Sue missioni in luoghi di crisi quali la Jugoslavia ,Afghanistan, Pakistan, Iraq, Sudan ,Iran ,Angola ,Ruanda.
Voglia On.Presidente,considerare anche se impropriamente “luogo di crisi “ anche ciò che sta avvenendo in Italia.
Questo On.le Presidente è ciò che la gente Le chiede.
Aldo Mucci