L’operazione della Questura di Roma che ha sgominato due clan mafiosi contrapposti nel territorio di Ostia nell’ambito dell’inchiesta “Nuova alba”, ha messo in luce la decadenza del clan mafioso agrigentino dei Triassi, legato indissolubilmente al gruppo mafioso transnazionale dei Caruana e Cuntrera. Un tempo padroni del mondo, gli esponenti di queste due ultime famiglie, oggi mostrano segni evidenti di cedimento, attaccati da più parti – magistratura e clan avversi – e sentono il peso della decimazione del gruppo Rizzuto, il cui capostipite Nick è stato assassinato qualche tempo fa.
Proprio i Triassi, Vincenzo e Vito, plenipotenziari nel Lazio dei Caruana e Cuntrera in un preciso momento storico della loro vita sono diventati bersaglio, obiettivi da eliminare fisicamente, sia dai rivali romani, le famiglie Fasciani e Spada, ma anche dalla stessa Cosa nostra che aveva dato incarico al killer Gaspare Spatuzza, oggi collaboratore di giustizia, l’incarico di toglierli di mezzo. Siamo nel 1995 quando Spatuzza mise piede per la prima volta nel mare di Roma “per espletare l’attacco contro i collaboratori di giustizia”. Era stato incaricato da Cosa Nostra, tra le altre cose, anche di uccidere i fratelli Vito e Vincenzo Triassi perché la mafia voleva ‘comandare’ e ‘trafficare’ nel settore degli stupefacenti, rimuovendo i due contatti delle famiglie Caruana e Cuntrera. Una missione rimasta incompiuta, così come quella dell’eliminazione dei collaboratori di giustizia perchp Spatuzza passò dall’altro lato della barricata.
E’ questa la vicenda principale di Grandangolo – il giornale di Agrigento, diretto da Franco Castaldo che nell’edizione 31 in edicola domani, con il taglio dell’inchiesta ripercorre le tappe fondamentali del clan Caruana – Cuntrera, la loro espansione e dominio in più continenti, sino ai tempi d’oggi che vede il clan in cattive acque.
Grandangolo si occupa anche di altri temi di rilievo con l’intervista di Diego Romeo all’euro deputato Salvatore Iacolino e quella di Giuseppe Castaldo all’ex presidente dell’Akragas calcio, Giovanni Castronovo. Inquinamento, politica, crisi economica e i consueti articoli di Attila e Genserico, Conte di Montecristo, Gabbiano, Erasmo da Rotterdam e Totò Patti completano il giornale.