Il Consigliere: Un gesto di alto valore morale e civile che deve farci riflettere sulla condizione dei migranti.
I soldi mi farebbero comodo ma io non prenderei nulla che non mi appartiene. Così ha detto ai Carabinieri di Agrigento il giovanissimo senegalese Diouf Mor Ngone’, ai quali ha consegnato un portafogli con l’intero contenuto, soldi, carte di credito e documenti, trovato a terra in una strada cittadina ed appartenente al Consigliere comunale Gerlando Gibilaro.
Il Consigliere Gibilaro, che non si stupisce dell’onestà e della correttezza civile dei migranti presenti nella nostra città, vuole tuttavia esprimere non solo il ringraziamento personale al giovane senegalese per la restituzione del proprio portafogli, ma il sincero compiacimento per il verificarsi di un nobile gesto che sta a significare che i pregiudizi negativi che spesso agitano gli animi degli agrigentini nei riguardi di questi sfortunati fratelli extracomunitari, dovrebbero essere riconsiderati per meglio e più umanamente comprendere i loro bisogni e le difficoltà che incontrano nell’inserirsi in un contesto sociale che noi cerchiamo di definire civile.
“In un momento di significativa valenza storica – dice il Consigliere Gibilaro – in cui Papa Francesco va ad incontrare personalmente i migranti a Lampedusa per dire al mondo che questi uomini disperati non sono “cose” ma umanità sofferente che va accolta ed aiutata, perché possa inserirsi con diritto e piena dignità nel contesto sociale di una Europa che vogliamo sempre più civile ed aperta ai popoli del mondo, il piccolo gesto di Diuf, ma grande nel suo significato morale e civile, deve darci speranza nella costruzione di una società più giusta, multiculturale e multietnica, attenta soprattutto ai bisogni di quella parte di umanità che vive ai margini delle nostre città e spesso “invisibile” ai nostri occhi ”.
Sono bravi a riconoscere i politici…e a comprendere il valore della legalità, a pagare le tasse?