Perché 2 giorni fa, Napolitano ha convocato d’urgenza il Consiglio di Stato per bloccare il veto del parlamento all’acquisto degli F35?
La risposta ai più può sembrare ovvia, per certi versi lo è, ma alcuni risvolti di notevole importanza per il futuro nostro e dei nostri figli a molti ancora non sono chiari. Cerchiamo dunque di capire cosa si cela dietro l’acquisto di questi inutili mezzi.
Il mondo oggi è più diviso che ai tempi della “guerra fredda”, il crollo del muro di Berlino aveva fatto sperare in un periodo di pace mondiale, ma le cose sono andate esattamente nella direzione opposta. La divisione oggi si è concretizzata in paesi “non allineati” e “impero occidentale” e le differenze di pensiero e di libertà individuali, sopratutto in economia, si vanno radicalizzando e trovano nuovi terreni di confronto/scontro, più o meno evidenti. I “non allineati”, cioè, la coalizione del Sud America ( Argentina, Venezuela, Bolivia ecc…) e paesi Africani, si sono rafforzati grazie anche alla presenza del BRICS ( Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) e stanno conoscendo una fase di espansione e crescita economica impressionante, il mondo occidentale al contrario, di cui noi Italiani (purtroppo) facciamo parte, è pienamente investito dalla crisi economica finanziaria prodotta dal suo stesso sistema capitalistico, sistema imposto dagli Americani, utilizzando il FMI, la Troika e le Banche Centrali. L’Unione Europea, è l’esperimento meglio riuscito. Il cappio economico del debito, sapientemente gestito, ha esautorato di fatto i parlamenti nazionali dall’esercizio della sovranità nazionale e trasformato i loro governi in burattini collaborazionisti, presieduti, a seconda dei casi, direttamente da tecnici come Monti, (di loro diretta emanazione) o da politicanti asserviti come Letta. Il potere legislativo è in mano ai burocrati di Bruxelles e delle lobby che li manovrano (sono persino intevenuti sull’IMU). Il potere economico è delegato ai centri bancari internazionali e direttamente gestito dalle loro emanazioni dirette, cioè, BCE e FMI. La politica estera e militare, è esercitata apertamente dagli Stati Uniti e dall’impalpabile Israele, che controllano il sistema capitalista e i centri finanziari dominanti.
Il sistema occidentale che si è venuto a creare, ha la necessita vitale di ricercare continuamente nuovi mercati da inglobare, ha bisogno di controllare le materie prime e le fonti energetiche, il sistema bancario e le riserve auree globali, pertanto, per sopravvivere, la sua aggressività internazionale non potrà conoscere mai fine.
Tanto premesso, tentiamo di dare una risposta alla domanda iniziale: perché gli F35 ad ogni costo?.
Il potenziamento della macchina della guerra, strumento d’aggressione integrato multinazionale della NATO, indispensabile per far funzionare tale sistema, è indirizzato verso la sua trasformazione in un unico soggetto militare. Un’unica grande Forza Armata “imperiale”, con tecnologie e armamenti integrati e polivalenti, la cui produzione e proprietà tecnologica garantisce il controllo assoluto dell’intera macchina bellica. Dai sistemi radar (ecco perché il MUOS di Niscemi è così importante) a quelli satellitari di individuazione e direzione del tiro; dalle centraline dei velivoli alle tecnologie tecnotroniche di controllo del volo. Tutti i centri strategici e nevralgici del potere militare, devono essere interdipendenti. La chiave del motore bellico è, e deve essere, in mano ad un unico soggetto. Non più alleanza tra Stati “indipendenti”, ma uno strumento univoco di aggressione militare, sotto il diretto controllo delle élite al potere, di cui noi italiani siamo solo delle piccole pedine.
Questo è sostanzialmente il perché i paesi “occidentali” e “NATO” possono acquistare soltanto “fetecchie”, passateci il termine, made in USA; al posto dei costosissimi F35, instabili nel volo, pericolosissimi durante le tempeste, e sostanzialmente inutili avremmo potuto acquistare i nuovi Sukhoi 35 russi. Perché stiamo parlando dei Sukhoi 35 russi? Ma semplicemente perché il costo stimato degli F35 è di 151 milioni di dollari, mentre i Su-35 hanno un costo di soli 60 milioni. Sicuramente starete pensando che tale differenza nel costo sia da attribuirsi a una maggiore “qualità”. “Ma manco per niente!”,citando Sordi. Secondo la RAND Corporation, una società di analisi strategiche che collabora a stretto contatto col Dipartimento della Difesa statunitense, gli F35 sono nettamente inferiori rispetto ai russi Su-35. Successivamente, un analista della stessa RAND ha dichiarato che l’F-35:”non è in grado di virare, né di salire di quota, né di accelerare”, mentre il progettista Pierre Sprey, padre di vari aerei da combattimento, ha affermato in una intervista televisiva che l’F-35 è “pesante e poco reattivo”.
Il governo italiano,ovviamente, non si è curato di queste “voci di corridoio” (e chiamale “voci” aggiungiamo noi) anzi, tra i paesi europei, è quello che più si è distinto per servilismo e fedeltà al progetto. Tutto il sistema di riforma dell’apparato militare è da vent’anni finalizzato a questo fine ultimo, e gli ultimi arbitrari ed incostituzionali strappi alla sovranità nazionale, compiuti ai danni del popolo da Napolitano e dal suo Ministro della Guerra Mauro & Co., hanno reso bene l’idea di chi comandi e su come si debba muovere il Parlamento: accontentare le lobby internazionali e ubbidire ai diktat imposti, avvallando formalmente le decisioni del governo già prese “a priori”.
Da ciò, se ne può dedurre, che difficilmente il parlamento riuscirà a bloccare l’acquisto di queste “BARE VOLANTI”, il tutto a discapito di disoccupati, precari ed emarginati, di scuola, sanità e pensioni!
Franco Gulino