“L’ennesimo episodio di sversamento a mare di petrolio proveniente dalla raffineria di Gela, all’indomani di una giunta di governo che proprio a Gela ha stabilito di potenziare nelle aree industriali siciliane le strutture di prevenzione sanitaria e cura sulle malattie tipiche dell’industrializzazione, obbliga il governo della Regione ad
elevare il livello di soglia dei controlli da effettuare in quei siti. Lo ha detto
in una nota il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Ritengo –
continua il governatore – che in questi siti bisogna organizzare in loco task
force specifiche composte da Arpa, Genio civile, Asp e uffici ambientali
delle province, per esercitare un’azione continua e costante di controllo. Da tempo,
per Gela, sono state concesse le autorizzazioni ambientali, regionali e nazionali, necessarie per rafforzare la sicurezza degli impianti.
L’Eni ha sempre assicurato che tali investimenti sarebbero stati realizzati al
più presto possibile, mentre non si riesce ad avere un crono programma
preciso.
I gruppi industriali petroliferi – prosegue il Presidente – dovrebbero cominciare a dirci con chiarezza cosa intendono fare rispetto a impianti che hanno bisogno di tanti investimenti e manutenzioni straordinarie, per renderli compatibili con il rispetto dell’ambiente e la sicurezza e la salute dei cittadini.
Convocherò – conclude il governatore – immediatamente l’Eni, l’Asp, l’Arpa,
l’assessorato alla Salute e al Territorio e Ambiente per giovedì prossimo, per
approfondire le ragioni di questo ennesimo incidente ambientale, su quali investimenti immediati intende promuovere la raffineria per risolvere la situazione in maniera definitiva”.