Si tratta dell’antica monumentale Quercia di San Sebastiano in Galatina, una specie autoctona protetta e molto rara la Vallonea (Quercus macrolepis). Un maestoso esemplare così assurdamente e stupidamente minacciato dall’asfalto famelico e dall’urbanizzazione selvaggia e speculativa.
Una strada provinciale-comunale, la “circonvallazione ovest”, prevista a pochissimi metri dal tronco dell’albero, e di fronte al cui progetto, nonostante le grandi mobilitazioni popolari da ormai diversi mesi, gli amministratori interessati, a vari livelli, non hanno sollevato un sol dito in sua vera difesa, anzi … si è addirittura assistito ad una serie di rassicurazioni rivelatesi, purtroppo, più che false. Ora tutti ci auguriamo, dal coinvolgimento dei Ministeri dell’Ambiente, delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dei Beni Culturali e Paesaggistici, un’immediata svolta e la riassunzione da parte della politica locale delle sue responsabilità in difesa della Quercia e del suo paesaggio rurale da preservare estesamente massimamente intonso!
E’ QUESTO UN GIORNO STORICO per la Quercia di Galatina ma anche per la tutela dei beni ambientali arborei italiani più in generale: da poche ore è stata diffusa la notizia di un’ interrogazione parlamentare a Tutela della, amata da noi tutti, Vallonea di San Sebastiano, presentata dai parlamentari senatori salentini Maurizio Buccarella, Barbara Lezzi, e Daniela Donno (quest’ ultima anche membra della Commissione Agricoltura Caccia e Pesca del Senato), che hanno scritto oggi una pagina importante per la crescita culturale naturalistica del nostro paese con questa interrogazione più che virtuosa! E che ringraziamo di cuore e vivamente per questo atto di buona e saggia politica!
Con immensa gioia il Forum Ambiente e Salute ha appreso questa bellissima notizia! Grazie anche a tutti i tantissimi altri “Custodi della Quercia” impegnati per la sua protezione. E’ quest’atto parlamentare una piccola grande pietra per la creazione del Parco delle Querce a massima tutela della Vallonea di Galatina e del suo minacciato paesaggio storico-naturale! Ed un macigno contro la follia della speculazione dell’ asfalto ridondante e del cemento! Ma è anche una pietra irremovibile che sancisce la vergogna della ristretta e miope politicuccia locale, che ha fatto diventare un problema ed una massima urgenza ambientale di valenza nazionale, ciò che invece si doveva difendere e ostentare come una coccarda di merito, invece … Ma nonostante tutto questo disdicevole e irresponsabile agire di pochi, tantissimi salentini, e oggi questi loro rappresentanti nel Parlamento, hanno mostrato a quei pochi ombrosi in che verso batte il cuore del Salento!
I cittadini hanno chiesto di fermare l’iter che rischia di portare a giorni all’ apertura dei cantieri per il secondo lotto della strada circonvallazione che minaccia la Quercia, e di variarne il percorso, mantenendosi ad una distanza di almeno 100 metri dalla chioma dell’albero, come la legge consiglia massimamente per la salvaguardia di simili alberi monumentali, per una migliore e più rispettosa valorizzazione dell’albero e del suo cono visuale e paesaggio agreste circostante, dove farvi sorgere un “parco verde rurale delle querce” a sua massima tutela e valorizzazione, senza impiego di asfalto e cemento, ma con le tipiche architetture dei muretti a secco, staccionate in legno grezzo e percorsi in sterrato e piante autoctone. Il secondo lotto della strada ben potrebbe, e pertanto deve, essere fermato poco più a Sud con una rotatoria di raccordo con Viale Don Giovanni Bosco, evitando interamente il tratto più settentrionale che va dall’altezza di Viale Don Giovanni Bosco in poi, per poche centinaia di metri interferendo con la Quercia ed il suo paesaggio. Un paesaggio invece da salvaguardare dall’asfalto e dal cemento per il bene di questo monumento e della sua massima fruizione, oggi già molto alta, in tutta sicurezza e piacevolezza, di cittadini, turisti, studiosi naturalisti e delle scolaresche. Una variante, inoltre, questa, minima rispetto all’intera opera, che va ad accorciarne, e di poco, solo il tratto terminale, e che non inciderebbe negativamente sui flussi di traffico che la circonvallazione ha in progetto di snellire.
Testo dell’interrogazione parlamentare: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=700071,