Il silenzio assordante di Giuseppe Lumia, la conclamata ipotesi che oltre all’aggressione, su commissione, del procuratore aggiunto di Catania, Giuseppe Gennaro, altre operazioni di killeraggio morale e mediatico siano state compiute da Giuseppe Arnone su commissione. E’ questo lo scenario che si staglia a seguito dell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Agrigento che ha originato il controllo delle utenze telefoniche e conseguenziali perquisizioni in luoghi di pertinenza di Giuseppe Arnone, l’ex iscritto al Pd oggi indagato in due distinti procedimenti penali per corruzione in atti giudiziari e tentata estorsione ai danni del governatore Rosario Crocetta nonché indagato per diffamazione ai danni del giudice Giuseppe Gennaro, ed anche altro, dalla Procura di Messina. Le intercettazioni effettuate dai carabinieri e disposte dalla procura sono impietose. Fanno emergere non fatti occasionali ma sequenziali di operazioni di killeraggio morale e mediatico. Ma c’è dell’altro: Durante il periodo di controllo dei telefoni, sono stati intercettati e registrati in totale 153 contatti tra Giuseppe Arnone, imputato in un procedimento per tentata estorsione e lesioni aggravate (è stato condannato per lesioni aggravate e violenza privata) e Maria Grazia Di Marco, teste d’accusa e parte offesa. E siamo nel periodo immediatamente antecedente all’udienza decisiva che vedeva – lo ribadiscono i carabinieri – come imputato Arnone e come teste, accusatrice e parte offesa, Maria Grazia Di Marco. Sempre i carabinieri nella loro relazione scrivono: “Si è accertato che tra l’Arnone e la Di Marco si è instaurato un rapporto di complicità assoluta. In particolare, l’uomo, con il chiaro intento di portare a termine il suo piano di soggiogare la Di Marco, continua a chiamarla ed ad incontrarla, in modo da farle alterare la propria visione dei fatti e di cambiare le dichiarazioni già rese nella prima fase dibattimentale. Detta condotta posta in essere dall’Arnone, si colora da numerose chiamate telefoniche e varie regalie in modo da circuire la donna e farla pendere dalla sua parte”. Grandangolo nell’edizione 20 in edicola domani si occupa di questi temi e li sviscera compiutamente. Altri temi forti del settimanale diretto da Franco Castaldo riguardano le rivelazioni del pentito agrigentino Franco Cacciatore, la guerra mortale che si sta combattendo sull’asse Sicilia – Canada ai danni del clan mafioso di Cattolica Eraclea dei Rizzuto.