Lettera aperta al Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi
1 Lampedusa e Linosa, per quanto concerne la fornitura di acqua potabile per uso civile, dipendono all’80% dai dissalatori presenti su entrambe le isole.
2 La Regione siciliana è titolare delle concessioni di tali dissalatori, i quali vengono gestiti da una Società, la SOFIP, che, su mandato proprio dell’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, provvede al loro funzionamento.
Tenuto conto che:
1 il 31 di gennaio è scaduto l’affidamento dei dissalatori alla Società SOFIP.
2 Da tale data, senza la dovuta proroga del servizio, la SOFIP avrebbe dovuto interrompere la produzione di acqua dissalata.
Considerato che:
1 Appare evidente che il rischio chiusura dei due dissalatori delle isole Pelagie rappresenta un dramma per tutta la popolazione ivi residente, non solo perché cesserebbe la fornitura di un bene vitale come l’acqua, ma anche perchè ciò significherebbe il licenziamento dei lavoratori preposti al loro funzionamento.
2 Tale vicenda appare ancor più incredibile e vergognosa se si pensa che alla base di una possibile interruzione di un pubblico, essenziale e vitale servizio come la fornitura dell’acqua potabile, vi è la “dimenticanza”, da parte degli uffici regionali competenti, di rinnovare o prorogare la concessione alla Società SOFIP, “dimenticanza” che non permetterebbe al Comune di Lampedusa, di riattivare il servizio dopo la scadenza.
3 La informo,altresi’, che il gruppo parlamentare all’ARS Lista Musumeci /La Destra ha gia presentato una interrogazione parlamentare sull’argomento .
Pertanto la invito a viglilare sulla vicenda , rappresentando gli interessi della Comunita’ di Linosa e Lampedusa , che ricordo sono cittadini della provincia di Agrigento e non farli sentire, ancora una volta, cittadini di serie B.
E’ opportuno un suo intervento verso il Presidente della Regione per verificare la situazione , e comunque denunciare le inefficienze inaccettabili verso questi essenziali problemi, ed anche una maggiore attenzione verso le nostre isole