Agrigento, 06/02/2013 – “L’Imu sui fabbricati rurali ad uso agricolo si appresta ad essere archiviato come il peggior balzello che ha gravato sul settore, secondo solo all’odiosa tassa sul macinato dell’Ottocento Unitario”. È quanto dichiara il candidato senatore per il Pdl Giuseppe Ruvolo dopo la presa di posizione di Silvio Berlusconi contro l’imposta, che dovrà essere rimborsata ai contribuenti. Il deputato nazionale uscente ha accolto con compiacimento la cosiddetta “proposta choc” in grado di “risollevare il destino economico delle imprese agricole italiane alle prese con la morsa di un fisco insensibile. In provincia di Agrigento sono 5 i Comuni che hanno imposto il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli: Sciacca, Ribera, Menfi, Bivona e Lampedusa, realtà considerate ricche dal Governo, ma di fatto impoverite dalla crisi e dalle tasse. Per l’alleggerimento di questa imposta – prosegue Ruvolo – si era espresso lo stesso Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, senza però prestare fede alle sue promesse. Berlusconi si presenta invece all’elettorato forte di una promessa mantenuta nel 2008, quando fu abolita l’Ici sulla prima casa”.
Il politico riberese interviene poi sulle polemiche innescate, specie sul web, per il voto favorevole di Berlusconi all’Imu il 16 dicembre 2011: “In quell’occasione – chiarisce l’onorevole Ruvolo – io non partecipai alla votazione, ma il Parlamento non era chiamato ad approvare solo l’Imposta Municipale, bensì il Decreto recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici, che ne conteneva l’istituzione. Era il provvedimento cardine cioè del Governo tecnico presieduto da quel Mario Monti che aveva escluso una continuazione di quell’esperienza politica”. Ruvolo ne ha anche per un altro componente del Consiglio dei Ministri, il titolare del Viminale Annamaria Cancellieri. “Il Ministro dell’Interno – denuncia l’esponente di Pid/Cantiere Popolare – non recandosi a Racalmuto a fine gennaio scorso, come annunciato, si è sottratta al confronto con i cittadini esausti dall’Imu. I racalmutesi infatti, ai quali va la mia solidarietà, avevano organizzato una civile protesta, offrendo provocatoriamente allo Stato i propri immobili che non riescono a vendere proprio per l’eccessiva pressione fiscale”.