A tornare sull’argomento dell’inquinamento marino di San Leone, l’Avv. Concetta Ausilia Eccelso, Presidente Associazione Culturale Damarete, con una lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale e al Consiglio Comunale di Agrigento:
Dopo anni passati ad ignorare il problema, a nascondere la testa sotto la sabbia, sembra che finalmente per Agrigento sia venuto il momento di, almeno sul tema inquinamento a mare, ristabilire la normalità che è la base di una convivenza e di un vivere civile.
Negli ultimi giorni alcuni di voi hanno preso parola complimentandosi con l’azione della Procura. Questo è sicuramente un primo passo ma, consentiteci di dire, non è abbastanza.
Ciò che la Procura, con il coadiuvo e l’iniziativa di alcuni cittadini volenterosi, vuoi che si trattasse di singoli o di gente impegnata politicamente o ancora di addetti ai lavori, sta facendo oggi dando risposte sull’annosa questione è ciò che, in verità e fin dall’inizio, avrebbe dovuto essere solo e soltanto tema di dibattito e scelta politica.
Ma non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta.
E’ per questo che chiediamo a voi che sedete nell’organo sovrano della città, e che anche nei giorni scorsi, indicendo un consiglio comunale per parlare dell’inquinamento di San leone (poi ahimè risultato inconcludente a causa dell’assenza degli organi interessati) avete dimostrato di voler affrontare il problema, di compiere ciò che la politica avrebbe dovuto già da tempo fare: chiedere l’acquisizione degli atti alla Procura per mettere finalmente la parola fine a questa trita e sconsolante vicenda che oltre ad essere un problema di salute pubblica è, per una città che vuol dirsi turistica, un problema economico.
La Procura ha fatto e sta facendo ciò che le compete, e cioè stabilire se vi è stato alcuno, e chi nel caso, che abbia compiuto qualche reato perseguendolo personalmente, ma è alla politica che tocca trovare da sé ed in sè e i responsabili politici ed anche la soluzione della questione per fare in modo che, il lavoro ad oggi compiuto dai magistrati, non sia inficiato il giorno dopo l’emissione delle sentenze (se ce ne saranno).
La città di Agrigento non ha più tempo di stare a guardare, perché il tempo di esser spettatori è finito.
Voi, eletti dal popolo agrigentino, avete ricevuto un grande onore ma con esso un grande onere, rispettatelo restituendo dignità a tutti noi cittadini, desiderosi di una speranza viva che ci faccia credere ancora che sia possibile riprendersi la città, ed in essa, costruire un futuro più bello, sano e felice per i nostri figli.