Si è tenuta ieri la riunione operativa tra Asp e Centro Antiviolenza “Telefono Aiuto”.
Il protocollo prevede l’azione congiunta tra l’Asp e la struttura di volontariato che opera sul territorio già da 10, anni sotto la direzione della dott.ssa Antonella Gallo Carrabba.
“Occorre – ha detto il Direttore Sanitario dell’Asp di Agrigento, Dott. Alfredo Zambuto, nel corso della riunione con i vari responsabili territoriali appositamente convocati, costituire una “rete” che possa sfruttare tutte le esperienze maturate, da valorizzare, e che possa intervenire sui problemi della violenza che non è subita solo dalle donne ma anche dai bambini, dagli anziani anche nel contesto familiare”.
“Le associazioni di volontariato – ha continuato il Dott. Zambuto – aiutano ad agire meglio, sono neutre ma l’Asp deve fare squadra, fare prevenzione e intervenire sul disagio sociale diffuso nelle famiglie e nella società”.
Il carattere di fenomeno patologico della violenza è stato sottolineato dal dott. Ercole Marchica, Coordinatore Area Territoriale, che ha condiviso la necessità della costituzione di un’èquipe che dovrà operare nel contesto del Servizio di Sociologia e che interagisca con i vari Enti pubblici interessati.
Giorgio Patti, responsabile del Servizio di Sociologia, che sarà il referente dell’iniziativa, è successivamente intervenuto per evidenziare la necessità di utilizzare la rete dei Consultori Familiari, già esistente ed operante, perché individuino, a loro volta, i referenti che facciano da interfaccia e perché si pervenga ad una uniformità metodologica nel trattamento del “maltrattato”, oltre che del “maltrattante”.
Valeria Marchia, responsabile del Servizio di Psicologia; Gabriella Sacchi, responsabile dell’Ufficio di Educazione alla Salute; Domenico Costa, responsabile del Consultorio Familiare di Agrigento e la collega Olga Milano, hanno svolto interventi di gradimento dell’iniziativa, ponendo suggerimenti operativi integrativi rispetto all’iniziativa sancita dal protocollo tra Asp e “Telefono Aiuto”. Sono intervenuti, inoltre, il dott. Alfonso Pillitteri, del Dipartimento Salute Mentale ed il dott. Salvatore Bennici, Capo Dipartimento Materno-Infantile.