28 Aprile 2024
Home Aziende in crisi, Firetto (Udc): “Indispensabile ridurre costo del carburante agricolo”

1 thought on “Aziende in crisi, Firetto (Udc): “Indispensabile ridurre costo del carburante agricolo”

  1. Intervenire dall’alto per rilanciare la competitività di una settore (come quello agricolo) comporta da sempre notevoli difficoltà ed un tale intervento non è esente dal creare distorsioni a danno di altri settori.
    Come intervenire dunque?
    Dal basso, è chiaro che gli stessi imprenditori devono fare di più per vincere la concorrenza di altri attori presenti nel mercato, attraverso una maggiore qualità dei prodotti (ben vengano quindi i marchi di qualità) e introducendo tecniche di produzione sostenibili (l’autarchia o l’introduzione di sussidi a pioggia rinviano il problema, non lo eliminano).
    Dall’altro, compito dello Stato è vigilare affinché non si crei disparità di mezzi tra gli attori (cartelli dei prezzi, monopoli di distribuzione etc…) e che diversi livelli di tassazione non generino concorrenza sleale tra settori.
    Che senso avrebbe ostinarsi a sostenere un settore destinato al declino, impedendo che le stesse risorse possano andare a settori economici con forti margini di crescita?
    Quindi il problema è avere una strategia di fondo, non rispondere alle sollecitazioni di singoli attori economici.
    Ritengo che il comparto agro-alimentare siciliano sia un settore assolutamente strategico per la nostra terra; a questo settore sono legate anche altre tematiche: turismo, energia rinnovabile, ambiente.
    Riguardo al problema delle accise sui prodotti petroliferi, occorre intervenire sia sul lato della fiscalità che sul prezzo industriale, favorendo maggiore concorrenza nella distribuzione e rafforzando la capacità d’intervento dell’Autorità garante del mercato. Anche l’IRAP potrebbe essere oggetto di rivisitazione.
    Ma tutto questo ad una specifica condizione. Che la nostra classe dirigente sappia tenere il timone sulla rotta della strategia. Individuato il settore (o i settori) che vogliamo far crescere, non c’è spazio per altri soggetti economici. La spesa pubblica deve poter diminuire.
    E’ un torto alla logica pensare di poter salvare contemporaneamente sia “le fabbriche” che i “campi di grano”.
    Vanno salvati, solo ed esclusivamente, i redditi dei lavoratori espulsi dalle aziende in declino. E questi lavoratori, ove possibile, ri-qualificarli per altri mestieri.
    La proposta del candidato Firetto, secondo il pensiero del sottoscritto, necessita di ulteriori approfondimenti per poter essere accolta.
    Alfonso Albano

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